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POTENZA – Sarà un risultato tutt’altro che a sorpresa. Perché, per Italia Oggi, la cosa è certa: seppure manchi ancora il nome della persona che guiderà il Pdl lucano alle prossime elezioni regionali, il partito – secondo il quotidiano economico e politico milanese – una scelta chiara l’ha fatta. Ed è quella di regalare la Basilicata al centrosinistra. L’articolo apparso sull’edizione di ieri del giornale descrive uno scenario politico futuro senza troppi colpi di scena: strada spianata a Pd più Udc. Il che non equivale proprio a scoprire l’acqua calda, visto che a ripeterlo sono ormai in tanti: il Pdl lucano sembra non aver alcuna voglia di vincere la competizione elettorale. A due mesi e mezzo dal voto i generali del partito non hanno ancora chiuso la partita sulla scelta del candidato presidente. Secondo autorevoli indiscrezioni, decisivo per sciogliere il nodo sarà il vertice programmato a Roma per questa sera, in cui i “big” lucani dovrebbero incontrare i nazionali. Un incontro che si preannuncia rovente e durante il quale potrebbe arrivare anche qualche “tiratina di orecchie”. Ma – assicurano i ben informati – il nome ufficiale non dovrebbe esserci prima della metà della prossima settimana. Secondo l’analisi di Italia Oggi, si tratterebbe solo di un candidato sacrificale, che non faccia fare una figura troppo modesta al partito dalle aspirazioni maggioritarie. In pratica, per la stampa nazionale, il partito da tempo ha rinunciato a combattere. Nel frattempo, il senatore Digilio si affanna a difendere la linea di un partito che più che al «chiacchiericcio sul toto-candidato a presidente della Regione» è interessato «a tenere aperto il confronto con tutti i partiti, movimenti e singole personalità disponibili a costruire l’alternativa di governo regionale, sulla base di un chiaro e condiviso programma, che metta fine a steccati ideologici e punti ad un progetto di riscatto dell’intera comunità regionale». Programmi, quindi, non nomi, dice il senatore Digilio. «Siamo interessati – aggiunge – a come si arriverà all’indicazione dell’avversario di De Filippo, con quali e quanti consensi e per rappresentare quale programma alternativo». Ma, francamente, lo strenuo tentativo di difesa sembra vano. Secondo l’analisi di Italia Oggi, a pesare sulle scelte del Pdl lucano, ci sarebbe la defezione del fedelissimo del premier, Guido Viceconte, che si appresta a essere nominato sottosegretario. Decisione che sarebbe stata determinata da qualche sondaggio negativo e dalla patata bollente nel nucleare in Basilicata, che presto potrebbe metterlo al centro di una guerra “scomoda”.
E mentre Digilio parla di confronto e alleanze, la Dc di Giuseppe Potenza non risparmia colpi di scure, dichiarandosi non più disposta ad aspettare. «Il gruppo dirigente del Pdl lucano – scrive il segretario regionale in una nota – crede ancora nella favola della Befana che avrebbe dovuto portargli sicuri alleati di centro, ancora più graditi se con lo scudo crociato o con l’ape che ronza. Sono convinto invece che nella calza dei dirigenti del Pdl non ci sia stato nulla di tutto questo». Potenza invita a riflettere sulla fuga dal “recinto” di esponenti del fronte cattolico-moderato, solo fino a pochi mesi fa loro alleati. E a contare chi è ancora rimasto e viene marginalizzato al punto da dover scegliere una strada in piena autonomia. Qualche settimana fa era arrivata la proposta di convocare gli stati generali del Pdl, per chiedere alla “base” di decidere. Proposta inascoltata. Detto questo, resta l’unico interrogativo: chi sarà il candidato del Pdl? Italia Oggi fa il nome del sindaco di Melfi, Ernesto Navazio. Ma la risposta, a quanto pare, non arriverà prima della prossima settimana.

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