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Antonio Quattrone sta protestando da questa mattina davanti alla sede della Prefettura di Reggio Calabria contro il suo licenziamento dal Consorzio mercato agricolo alimentare. «Sono l’unico dipendente del Comarc – ha detto – e protesto per chiedere di essere riassunto per garantire un futuro alla mia famiglia».
Quattrone regge un cartello con su scritto «Licenziato dal Comarc dopo 20 anni chiedo lavoro per sostenere la mia famiglia. Riassumetemi».
«Dal 7 novembre scorso – dice Quattrone – sono stato licenziato dopo tanti anni e la mia protesta andrà avanti ad oltranza fino a quando non otterrò delle risposte». Assieme a Quattrone, davanti alla sede dell’ufficio di governo, c’è anche il presidente del Comitato interprovinciale per il diritto alla sicurezza, Demetrio Costantino, presidente del Consiglio di amministrazione del Consorzio.
In prefettura nel pomeriggio, lo ricordiamo, si terrà il vertice investigativo sull’attentato di domenica scorsa contro la Procura generale di Reggio presieduto dai ministri dell’Interno e della Giustizia, Roberto Maroni e Angelino Alfano.

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