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Sequestro di persona, torture fisiche e psicologiche. Sono questi ed altri i reati che il sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Fabrizio Garofalo ha contestato a due coniugi di Vibo Valentia al termine della chiusura delle indagini preliminari.
I due, G.D.G e C.D.R un ex poliziotto ed una insegnante, rispettivamente di 58 e 56 anni, secondo l’accusa, avrebbero privato della libertà personale una cittadina Russa di 45 anni R.G. ritenendola responsabile di avere asportato loro la somma di 2600 euro, e con brutali insulti e minacce l’avrebbero costretta a salire sulla loro autovettura e l’avrebbero accompagnata nella sua abitazione dove, per circa tre ore, mediante reiterati insulti, minacce ed altri generi di violenza, sconfinate in vere e proprie torture fisiche e psicologiche, avrebbero cercato di costringerla a confessare dove aveva nascosto il denaro o a restituirlo.
I fatti risalgono al 18 agosto del 2007. La straniera, dopo essersi fatta medicare, con in mano un certificato medico , si è recata presso la stazione dei carabinieri di Vibo Valentia dove ha denunciato i fatti. Da qui l’apertura delle indagini che hanno a distanza di oltre due anni indotto il pm Garofalo a chiedere il rinvio a giudizio dei due coniugi.

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