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La rete antirazzista cosentina in una nota continua a esprimere la sua «indignazione per i gravi fatti accaduti a Rosarno» ed ha organizzato per domani a Crotone una manifestazione.
«A ridosso – è scritto in una nota – del partecipato sit-in di solidarietà svoltosi a Cosenza, nel pomeriggio del nove gennaio, la rete antirazzista si è riunita in assemblea per continuare ad interrogarsi sulle azioni immediate da porre in atto. La situazione delicata impone un’azione che sia efficace in primo luogo per i migranti. Le emergenze immediate sono numerose, anche per come è emerso dal racconto degli esponenti della rete antirazzista cosentina che si erano recati nella mattinata del nove a Rosarno. Ci si interroga sulle condizioni di cinque migranti arrestati e trattenuti in stato detentivo, a seguito degli scontri di Rosarno, e dei quali si hanno scarse notizie circa il loro effettivo stato di salute; inoltre, un pensiero va a tutti i migranti ricoverati negli ospedali di Polistena e di Reggio ed è forte la volontà di entrare in contatto con loro, per poter offrire, non solo solidarietà, ma anche e soprattutto un aiuto concreto».
«Da Rosarno, la signora Boldrini – porsegue la rete antirazzista cosentina – lanciava l’allarme di alcuni migranti dispersi di cui non si hanno notizie, anche per questa questione l’assemblea cosentina invoca il più tempestivo ritrovamento degli stessi. Alla luce di tali considerazioni l’assemblea ha deciso di annullare la prevista assemblea del giorno 10 a Rosarno, difatti, nella stessa data, una delegazione cosentina si è recata presso l’ospedale di Polistena per offrire una mano concreta ai migranti che vi si trovano ricoverati a seguito della sciagura rosarnese.
I migranti hanno manifestato tutta la loro incredulità per l’accaduto, nessuno di loro ha saputo darsi una spiegazione, questi hanno raccontato di essere stati assaliti brutalmente da gruppi di italiani senza nessun motivo, senza nessuna causa. «Come ulteriore momento – conclude – di espressione dell’indignazione calabrese l’assemblea ha deciso di recarsi a Crotone dove sono stati concentrati numerosi migrati esuli da Rosarno».

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