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L’interlocuzione con l’Udc va avanti in tutte le regioni «per cercare di vedere le condizioni ottimali» in vista delle elezioni regionali di marzo. Il segretario del Pd Pierluigi Bersani è arrivato in Calabria per la Giornata nazionale della solidarietà, dopo gli incidenti dei giorni scorsi a Rosarno, ma non ha rinunciato ad affrontare temi politici. A cominciare da quello più delicato: le regionali. Bersani approfitta di una domanda ai giornalisti che gli chiedono della situazione calabrese per allargare il campo, confermando le trattative in atto con Pier Ferdinando Casini: «c’è un’interlocuzione con l’Udc, in Calabria e in tutte le regioni». Ed è probabilmente di questo che, al termine dell’incontro a Palmi con il vescovo mons. Luciano Bux, il segretario ha parlato con il presidente uscente della Regione Agazio Loiero che in caso di accordo tra Pd e Udc vedrebbe sfumare la possibilità di una ricandidatura, a vantaggio proprio di un esponente del partito di Casini, il deputato Roberto Occhiuto. Ma intanto domenica in Calabria ci sono le primarie e a sfidarsi – se all’ultimo istante non saranno sospese – saranno tre bersaniani. Un bel grattacapo per il segretario democratico. La giornata calabrese del segretario del Pd è cominciata a Lamezia. E già qui Bersani ha delineato i temi che avrebbe affrontato: ridare dignità al Mezzogiorno dando priorità a sicurezza e lavoro, soprattutto per i giovani attraverso un piano straordinario perchè «l’uno senza l’altro non sono nulla e devono stare insieme». Le risorse del Mezzogiorno, è stata l’analisi di Bersani, «non possono essere rapinate per finanziare le quote latte e quindi bisogna, nel Mezzogiorno, riprendere una battaglia meridionalistica ripeto per la legalità e il lavoro».

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