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di MICHELANGELO FERRARA«MI HA FATTO piacere ascoltare la dichiarazione finale del conduttore di Striscia la Notizia Ezio Greggio che ha dimostrato di saper cogliere la realtà dei fatti», ha detto Don Pierdomenico Di Candia parroco di Piccianello. «La nostra opera come dimostrano le immagini ha visto nelle inosservanze amministrative il nostro peccato originale.
Il servizio televisivo ci interessa relativamente, quello che ci riguarda veramente è il rapporto con le autorità sanitarie per il ripristino dell’idoneità dei locali e una corretta somministrazione dei pasti».
Oggi è il the day after e i lavori di adeguamento strutturale procedono rapidamente negli ambienti destinati alla cottura dei pasti, mentre nei locali di via Racioppi posti sotto sequestro dai militari del Nas ( nucleo antisofisticazioni dei carabinieri) e dal servizio sanitario dell’Asl, l’attività del centro di ascolto, di distribuzione del vestiario e degli alimenti è sospeso in attesa di trasferirsi in un ambiente più adatto (già preso in fitto da alcuni mesi) in via Istria 12.
Un bagno, la rubinetteria e una parete che divide la cucina dalla sala della mensa, i lavori più consistenti che richiedono dei tempi di lavoro più impegnativi.
Mentre, fra qualche giorno si conclude il primo step di intervento con un adeguamento e il successivo utilizzo della sala mensa con dei pasti preparati da una società di catering.
Poi, bisognerà attendere qualche altro giorno per la verifica dell’Asl e l’idoneità dei locali della cucina.
Dopo questi lavori la mensa continuerà la sua opera caritatevole (con un occhio di attenzione in più) a favore dei bisognosi per una tradizione ormai decennale che continuerà nel tempo.
A conferma dell’attenzione verso la qualità delle derrate alimentari, non sarà più possibile donare senza il preventivo controllo e la logica di “ accogliere tutto per prendere il meglio – aggiunge Don Pierdomenico- che riconosce come nel Dna della conduzione familiare della mensa si sia potuto consumare l’errore di una conservazione mediante il sistema del freddo senza le dovute autorizzazioni sanitarie.
La mia segreta speranza conclude il parroco è che per domenica si possano somministrare i pasti di un servizio catering nelle nostra sala”.
L’incursione dei due inviati pugliesi è stata solo una battuta d’arresto per tutti, ma superato il momento di smarrimento parrocchiale, le attività sono riprese secondo le indicazioni delle autorità per continuare nell’opera di raccolta, stoccaggio e distribuzione degli alimenti a favore dei più poveri.
Intanto, sul fronte della solidarietà si moltiplicano le attestazioni a favore dei bisognosi che nella giornate di oggi, domani e dopodomani saranno ospiti dell’Istituto professionale Alberghiero “ Antonio Turi”.
Poi, lo scopo di tutti è quello di poter ritornare a “ casa loro” lontani da quelli che possono sembrare sguardi indiscreti per chi quotidianamente è costretto a piegare la testa per non avere abiti con cui vestirsi, cibo per sfamarsi e un volto amico con cui condividere il momento della mensa.

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