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«UN 2010 nel segno della solidarietà e della pace proprio da una “grande terra” oggi ancor troppo sfregiata dalla violenza e dalla mafia»: questo l’augurio rivolto dal presidente Giuseppe Soriero a tutti i partecipanti che numerosi affollavano la sede del sodalizio.
Si è tenuta,infatti , l’assemblea dell’associazione “Il Campo, idee per il futuro”, che si svolge a inizio d’anno per discutere l’impostazione delle nuove iniziative culturali.
A focalizzare il dibattito i recenti fatti di Rosarno: «Dopo le gravissime vicende di Rosarno, la Calabria sappia rilanciare l’immagine di terra generosa, accogliente e solidale nei confronti dei più deboli e degli emarginati», ha sottolineato ancora il presidente Soriero.
Quindi passando al bilancio dell’anno 2009 si è ricordato come l’associazione si sia mobilitata in particolare sulle tematiche della sicurezza e legalità nella zona sud di Catanzaro, sulla valorizzazione delle strutture culturali nel centro storico, sulla cooperazione scientifica tra le Università della Calabria e quelle del Medio Oriente (Progetto di Solidarietà per Nassiriya) che ha avuto un autorevole riconoscimento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e nei prossimi giorni sarà illustrato alla stampa.
«Oggi siamo pronti a collaborare con altre associazioni sociali e culturali impegnate a Catanzaro, affinché, la tutte le energie vive della Calabria riescano a mobilitarsi per rispondere concretamente all’urlo di dolore che arriva da Haiti – ha detto ancora Sorieo -Sono morti lontani, eppure quelle urla sembrano vicinissime!».
E continuando: «Abbiamo il dovere d’intervenire subito non solo attraverso gli aiuti richiesti dalle autorità e dalle associazioni di solidarietà internazionali, ma anche cogliendo in tempo la lezione severissima che le immagini di Haiti ripropongono a noi italiani che nei mesi scorsi abbiamo sofferto il dramma dell’Abruzzo. Specie nella nostra regione, terra tra le più esposte ai disastri, abbiamo il dovere di rispettare rigorosamente tutte le norme antisismiche, combattere la mafia e l’illegalità diffusa, per tutelare davvero le risorse dell’ambiente e del territorio».

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