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Sono iniziati i lavori della Convention per presentare la candidatura di Pippo Callipo alle prossime elezioni regionali. All’iniziativa partecipano anche Luigi De Magistris e Antonio Di Pietro. Ad introdurre i lavori Anna Laura Orrico, esperta di politica internazionale, che ha indossato un tipico abito arbereshe: «Nel 1468 – ha detto la Orrico – muore l’eroe Scanderbeg e inizia la disfatta albanese. Moltissimi di loro si rifugiarono nel Regno di Napoli. La loro fede era ortodossa. In Calabria hanno sempre vissuto la loro «diversità» con orgoglio. Oggi gli arberesche, ossia gli albanesi di Calabria, sono circa 50mila. La Calabria ha dimostrato di essere capace di accogliere ed integrare.
Dopo i fatti di Rosarno qualcuno ha detto: «i calabresi sono razzisti». Non è vero! La Calabria può essere, lo è, povera, angustiata da decine di emergenze sociali, ma non è razzista. La nostra storia è storia di migrazione dolorosa e nel nostro «Dna» c’è la tolleranza e la democrazia. Questo vestito che oggi indosso è un vestito arbereshe. L’hanno realizzato ad Acquaformosa. In questa preziosa occasione per la democrazia calabrese, vuol essere un messaggio di tolleranza e integrazione, contro la xenofobia, il razzismo e la mafia. La Calabria che il Presidente Pippo Callipo vuole, insieme a tutti noi, valorizzare, è fatta di dialogo e di trasparenza. Il nostro progetto poggia su questi fondamenti irrinunciabili. Tra quest’abito e la giornata di oggi – ha concluso la Orrico – c’è un filo rosso molto evidente: il glorioso passato plurimillenario della Calabria, che oggi è offuscato dalla cattiva politica, chiede di non cedere alla rassegnazione ma di alzarci e guardare alla nuova alba vincente con Pippo Callipo Presidente della Regione».

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