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di ANGELA PEPE “Il significato di un uomo, non va ricercato in ciò che egli raggiunge ma in ciò che vorrebbe raggiungere (Gibran K.)”. E’ quanto riportato sulla targa in memoria del capitano Antonio Fortunato, morto in missione di pace in Afghanistan, il 17 settembre scorso. Una targa – ricordo affissa all’ingresso dell’aula magna dell’Itcg Ferdinando Petruccelli Della Gattina di Moliterno che da ieri mattina ne porta il suo nome. In memoria del suo “eroe di pace”. Un intitolazione in quell’Istituto dove lui, aveva trascorso l’adolescenza da studente e dove nel 1993 si era diplomato.
Alla cerimonia hanno partecipato i familiari, le massime autorità istituzionali dal presidente della Regione, Vito De Filippo, il presidente della Provincia, Piero Lacorazza, l’assessore provinciale all’Istruzione, Rosaria Vicino, il sindaco del paese, Angela Latorraca, il Primo cittadino di Tramutola, Ugo Salera, le massime autorità militari con il Comando Militare Esercito della Basilicata e naturalmente il mondo della scuola con gli studenti, il dirigente scolastico e il personale docente e non. Un gesto simbolico voluto dal sindaco di Moliterno Angela Latorraca e dalla Provincia di Potenza, attenta ai temi della pace e della solidarietà internazionale, “per ricordare – come hanno affermato il Presidente Lacorazza e l’assessore all’Edilizia scolastica Rosaria Vicino – il sacrificio del giovane lucano e il doloroso prezzo in termini di vite umane che la nostra regione ha pagato per l’opera di costruzione di pace”. Una manifestazione “improntata sulla sobrietà” come ha riferito il vice preside dell’Istituto, Felice Coringrato, “nel ricordo del capitano Fortunato, ex alunno della scuola”. “Una persona con il grande senso del dovere – ha sottolineto l’amministratore scolastico – e l’inaugurazione dell’aula magna – ha riferito – serve a ricordare ma, soprattutto, a rendere i ragazzi partecipi di questo grande senso civico. La scuola oltre a formare, ha il compito di creare cittadini con un grande senso civico”. “Ed è nelle parole del capitano Giampà – ha riferito il militare Francesco Guerra – che il ricordo di Antonio è vivo, “Antonio era una figura di spicco ed esempio per le giovani generazioni. Eroe della terra lucana che ha in percentuale fornito il più alto tributo di sangue nelle guerre di tutto il mondo”.

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