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di Renato Carpentieri
L’allarme è scattato. Flop senza attenuanti. Un segnale da non trascurare e che passa la palla alla società. Si aprono i processi, si cercano rimedi. Quindi, parola alla società che non può restare a guardare. «Una nostra risposta ci sarà-afferma il presidente del Matera, Tommaso Perniola- già oggi alla ripresa. Faremo sentire la nostra voce, perchè se siamo a questo punto c’è stata la complicità di tutte le componenti e noi dobbiamo esaminare punto dopo punto che cosa è successo e trarre delle conclusioni. Faremo sentire na nostra voce». E speriamo che i vetri dello spogliatoio cominciano a tremare, come accadeva nell’epoca-Tafuni o Pasquino. Dalla carota al bastone e chi non ci sta può mettersi in machina e andarsene a casa. Questo sarà in linea di massima il pensiero della società che finora non sta avendo risposte dagli investimenti fatti. Guardando chi non viene pagato da tempo (altre squadre concorrenti.ndr) e che mette l’anima in campo verrebbe spontaneo pensare che un congelamento degli stipendi potrebbe essere un provvedimento che la società potrebbe adottare, ma è chiaro che certe situazioni andrebbero snocciolate da una persona preposta. Nell’ aria c’è da tempo la voce di un un annuncio del direttore sportivo, la figura giusta per entrare sia nel discorso tecnico che societario. E’ chiaro che sia maturo il tempo per annunciare certe scelte e riprendere dei fili di una situazione che si è sfilacciata ulteriormente dopo il divorzio da Genchi. Servono innesti. Inutile girare intorno al problema. Un attaccante, un centrocampista e un difensore di peso per rigenerare entusiasmo e voglia. La certezza della maglia da titolare deve essere bandita. L’esame della situazione è senza dubbi molto semplice. Bisogna prendere atto che una difesa che incassa trenta reti è il problema principale. Trovare i rimedi e subito. Sono venuti meno due seniores del calibro di Mazzoleni e Campo, dai quali era lecito attendersi qualcosa in più e che finora hanno fatto solo dei flash. Quando si parla di feeling con l’allenatore è proprio a questo tipo di situazione dove si vuole andare a parare. E’ il momento degli interrogativi. Sono davvero molti ed è tutto materiale da verificare nel giro di 24 o 48 ore. Pino Giusto si è stancato di allenare a Matera. Ha perso motivazioni e verve? Vuole essere esonerato per starsene a casa? Ci sono contrasti nel gruppo visto che in campo non mancano i battibecchi tra atleti? L’aver cacciato Genchi ha creato dubbi sulle intenzioni della società e la squadra ora pensa negativo? Il modulo di Giusto non esalta le caratteristiche di alcuni calciatori e sorgono mugugni? Domande che hanno bisogno di risposte e che arrivano da tifosi preoccupati e che credono ancora possibile una raddrizzata. Una sterzata sarebbe senza dubbi l’annuncio del diesse, perchè sarebbe un segnale inconfutabile di un progetto in cui la società crede. Una risposta importante, alla quale farebbero seguito tutte le perplessità appena elencate. «Non riusciamo più a giocare con la dovuta cattiveria e ovviamente i risultati sono negativi. Di certo-afferma Martinelli- se continuiamo a giocare in questo modo faremo meglio a guardarci le spalle per non avere brutte sorprese a fine stagione». Dichiarazioni pesanti, allarmanti (e il capitano sarà assente per squalifica) e soprattutto fatte dall’interno dove c’è da fare chiarezza.
Renato Carpentieri
CARO PINO TI SCRIVO…
Caro Pino ti scrivo…che ormai è allarme rosso. Alla fine è andata come avevamo previsto già martedì scorso, ovvero che il capro espiatorio saresti diventato tu. E’ una legge del calcio e qualsiasi allenatore lo sa, ma è chiaro che alla fine chi blinda i posti degli allenatori sono i calciatori e quelli del Matera in questo momento non stanno facendo poi tanto. In particolare quelli da cui era lecito attendersi qualcosa in più e che nelle ultime due gare sono venuti meno in maniera palese e dunque sorge spontaneo pensare che il feeling non ci sia più. Allora cosa fare? Caro Pino, da queste colonne sono giunte tante considerazioni che hanno trovato conferme nei fatti e ora sono diventate problemi. La squadra che all’andata vincendo a Casarano aveva illuso una piazza si è gara dopo gara sfaldata e persa. Non c’è più fame calcistica e c’è da alzare la voce. Capire se la squadra ha ancora voglia di seguirti è doveroso.
r.carpentieri@luedi.it
QUI PISTICCI: Ritorno di fiamma tra il Pisticci e l’esterno argentino Javier Cappelletti.
L’ex giocatore della Casertana si era allenato con il gruppo di Arleo per tutta la scorsa settimana intavolando contestualmente una trattativa con la società jonica che, tuttavia, non era andata a buon fine in quanto si era conclusa positivamente quella con la mezza punta Gigi D’Aniello.
Si trattava, insomma, di scegliere tra i due, anche in funzione delle esigenze tattiche e della disposizione degli under in campo. Cappelletti, infatti,a differenza di D’Aniello, che può giocare a supporto del reparto offensivo oppure in avanti, è un esterno destro puro.
Alla fine, dunque, si era deciso di prendere D’Aniello e rinunciare, seppur con rammarico, all’argentino, che in carriera, tuttavia, ha disputato oltre 150 partite nella serie A del suo Paese, con la maglia del Rosario Central.
Ieri, tuttavia, il Pisticci ha scelto di ingaggiare anche Cappelletti, andando così a potenziare il reparto avanzato che a questo punto si presenta veramente ricco di alternative.
Sulla decisione iniziale di rinunciare all’argentino avevano anche influito le note ristrettezze di bilancio, in base alle quali la dirigenza jonica opera con grande oculatezza.
In tal senso, dunque, la campagna acquisti di metà stagione, che ha portato in gialloble molti giocatori nuovi, è stata condotta con la massima attenzione al fine di portare a termine operazioni mirate.
Ad andare in soccorso della società di via Bixio, tuttavia, ha provveduto un ex socio del sodalizio, Massimo Iannuzziello che di recente si è riavvicinato alla dirigenza gialloble e con la sua società, la Toro Loco, ha garantito il necessario per ingaggiare Javier Cappelletti.
“Credo che possa darci un grosso aiuto – ha commentato il vice presidente Domenico Albano in riferimento all’ultimo arrivato alla corte di Arleo -, perché è un giocatore di esperienza che ci tornerà molto utile dal centrocampo in su.
Cappelletti mi sembra molto motivato e si è ambientato subito con il nostro gruppo e qui a Pisticci.
E’ un altro acquisto importante, favorito dall’impegno della Toro Loco ed indicativo di quanto la società sia desiderosa di cercare in tutti i modi il raggiungimento dei suoi obiettivi stagionali”.
In tal senso la dirigenza del Pisticci, presieduta da Donato Panetta, sta facendo più del possibile per riuscire in una rimonta salvezza che resta comunque non semplice nonostante la vittoria di domenica scorsa.
Un successo che, tuttavia, consente di ripartire con il piede giusto e di sperare in vista dei prossimi impegni.
In questa ottica il mercato del Pisticci non è ancora chiuso: l’intenzione è quella di ingaggiare un altro difensore centrale così da garantire una quantità sufficiente di alternative anche nel reparto arretrato. Chiaramente i risultati possono dare una mano al Pisticci e la vittoria contro il Francavilla è da leggersi in tal senso.
Roberto D’Alessandro
sport@luedi.it

QUI FRANCAVILLA: FRANCAVILLA – Un pareggio per il Francavilla di mister Ranko Lazic, che lascia l’amaro in bocca, vista la prestazione della squadra rossoblu, rispetto alla deludente gara di una settimana fa contro il Pianura. Sinnici che hanno sprecato, soprattutto nei primi quarantacinque minuti di gioco e che poi hanno letteralmente divorato allo scadere della partita con Fusco, la palla del match-point, spedendo addosso al portiere la sfera.
Il Francavilla meritava qualcosa in più, soprattutto dopo aver giocato un primo tempo a buoni ritmi, dove i ragazzi di Lazic potevano realizzare anche la seconda rete. Il Sant’Antonio Abate dal canto suo, ha fatto la sua onesta partita e porta a casa un pareggio, su un campo ostico come quello sinnico. Mister Di Noia al termine del match si è detto soddisfatto del punto guadagnato e della prestazione dei suoi ragazzi. Il pareggio invece, lascia un po’ delusi tutti in casa Francavilla, con una squadra che non ha saputo approfittare delle buone occasioni avute nell’arco dei novanta minuti. Contro il Sant’Antonio Abate, i sinnici a differenza delle altre partite, hanno disputato un buon primo tempo, subendo un calo nella seconda frazione di gioco. Ma bisogna anche dire, che la squadra non poteva reggere per tutti i novanta minuti i ritmi del primo tempo. Ma nonostante tutto, ha avuto almeno due buone occasioni per raddoppiare; la prima con Del Prete al 13’ che calcia a rete, ma è strepitoso Della Pietra a respingere in uscita la palla a mani tese e alzate. Poi l’occasione con Fusco allo scadere, che servito in profondità da un tocco di Chisena, è poco lucido davanti a Della Pietra che salva il risultato. Tutto sommato, è un pareggio che ci può stare, se si tiene conto anche di due assenze importanti nel reparto difensivo, come quelle dei due difensori Di Giorgio e De Santo, e poi di aver affrontato una squadra che nelle ultime giornate ha dimostrato di meritare la terza posizione in classifica con trentotto punti. Adesso per il Francavilla, c’è da preparare una trasferta impegnativa a Bitonto, che è reduce dalla sconfitta esterna per 2-0 in casa della capolista Neapolis Mugnano.

Claudio Sole

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