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di PIERO QUARTO
«L’API non ha scaricato Falotico, è in corso un confronto aperto e sarei contenta se si trovassero le modalità per lavorare insieme. Di certo domani (oggi per chi legge, ndr) saremo entrambi a Roma da Rutelli».
Sono le parole di Vilma Mazzocco, leader di Alleanza per l’Italia che in un’intervista al Quotidiano chiarisce il percorso di questi ultimi giorni, la fiducia con De Filippo, dà un giudizio su questi cinque anni di Amministrazione ma soprattutto annuncia che non si candiderà alle prossime Regionali ma manterrà il suo ruolo di vertice del partito e poi chiarisce quello che, ancora oggi, è il caso Falotico.
«Alleanza per l’Italia ha deciso in coerenza a quanto detto da Rutelli a Potenza e all’orientamento assunto in tutte le regioni di non procedere a coalizioni con il centrodestra. La politica non è fatta di protagonismi personali» spiega la Mazzocco. «In questi lunghi giorni non ho rilasciato dichiarazioni, altri invece si sono esercitati ad interpretazioni e scomposizioni dei fatti fragili e non sempre aderenti alla realtà.
Non mi abbasso alle inconcludenti polemiche di queste ore, conosco la Basilicata e i suoi politici e sarei tentata di non risparmiarmi nell’analisi di storia e storie se questo servisse a dare risposte concrete ai problemi della gente».
Poi le prime parole sui rapporti con il centrodestra lucano e la possibilità di un accordo che non c’è stato.
«C’è stato un intenso dialogo, un confronto vero. Noi siamo un partito che si è da poco costituito ed era importante avere un confronto con tutti, poi però abbiamo scelto nel rispetto degli orientamenti nazionali».
Ora però cosa decide, è orientata a non candidarsi? «Faccio questa scelta perchè negli ultimi tempi mi sono sentita molto esposta, è anche per questo che non ho mai fatto dichiarazioni. In questa fase è importante che il mio totale impegno sia per costruire il partito e per definire le liste che saranno competitive a Potenza come a Matera. Nigro? Sì, lui sarà uno dei nostri candidati a Matera. Io preferisco fare questo passo indietro e seguire il partito».
Poi le parole di sostegno al presidente De Filippo: «Riconosco De Filippo come presidente e candidato alla presidenza della Basilicata per i prossimi 5 anni. De Filippo mi conosce. Sa che sono rigorosa e che a tutto antepongo l’interesse delle persone, avrà da me e da Alleanza per l’Italia una collaborazione responsabile e costruttiva per dare risposte concrete ai bisogni di lavoro e alla prospettive di sviluppo della nostra regione». Prudente il giudizio sul lavoro degli ultimi cinque anni: «c’è stato il tempo per delineare una serie di interessanti riforme delle quali sono state gettate le basi».
La Mazzocco respinge anche qualsiasi riferimento alla Confcooperative e ad un più stretto rapporto con De Filippo: «io ho fatto una scelta e preso una decisione che è assolutamente personale. La mia è un’organizzazione libera e non schiacciata che è assolutamente al di fuori di qualsiasi dinamica». Poi ribadisce: «Noi vogliamo fare un’allenza vera con la realizzazione di un progetto, il nostro baricentro è il programma».
Infine torniamo alla questione più spinosa cioè quella che riguarda Falotico. La Mazzocco ribadisce: «L’ Api non ha scaricato Falotico. Stiamo dandoci il tempo per riflettere e ponderare con attenzione le scelte, Falotico ha convocato i DeC per giovedì. Di una cosa però sono certa Roberto Falotico è un uomo serio ed un politico che agisce con rigore, costruendo partecipazione. Parlo della capacità vera di unire intorno alla soluzione dei problemi, di tenere insieme le persone, di avere una politica comune, di creare il tessuto che è necessario creare perché le soluzioni vere, e non apparenti, siano accettate e condivise. I DeC rappresentano un’esperienza significativa di azione e cultura politica regionale. ». Ma Falotico per rimanere con l’Api deve rinunciare alla candidatura: «no, io credo che Falotico si candiderà per queste elezioni regionali. Dobbiamo però fare una scelta ponderata, poi la strada dipenderà dalle riflessioni che ci saranno. Il confronto è aperto e io sarei contenta di trovare le modalità ed un percorso per continuare a lavorare insieme».
Questa storia insomma non è chiusa. C’è ancora, almeno, un’altra pagina da scrivere. Domani alla riunione dei Dec ne capiremo qualcosa in più.

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