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A Corona la Procura potentina contestava il reato di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione e allo sfruttamento della prostituzione. A Potenza, in quanto luogo di prima iscrizione del reato, era infatti rimasta la parte di inchiesta relativa all’associazione per delinquere e altri reati ”satelliti”: alcuni capi di imputazione del corso delle indagini erano stati trasferite in altre sedi. A Milano, lo scorso 10 dicembre, Corona e’ stato condannato a tre anni e otto mesi di reclusione per quattro capi d’imputazione, relativi alle estorsioni e ai tentativi di estorsione nei confronti del calciatore Francesco Coco e Adriano e del motociclista Marco Melandri. Per altre sette persone il gup ha disposto il non luogo a procedere, mentre per altre sei (tra le quali il manager di alcune pornostar, Riccardo Schicchi) ha disposto il trasferimento del fascicolo ad altre sedi per incompetenza territoriale.

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