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Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è arrivato ieri sera a Reggio Calabria. Il Capo dello Stato ha deciso la sua visita nel capoluogo calabrese all’indomani dell’attentato alla procura della Repubblica. Ieri sera il Presidente Napolitano, entrando in prefettura, è stato accolto dagli applausi della folla radunata all’esterno del palazzo del governo.
VERTICE IN PREFETTURA
La giornata reggina del Presidente della Repubblica è iniziata con un primo incontro in prefettura con i vertici della magistratura calabrese, impegnati nella lotta contro la ‘ndrangheta.
Presenti al vertice il procuratore nazionale Pietro Grasso, il procuratore generale Salvatore Di Landro, il procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone, il procuratore di Palmi, Giuseppe Creazzo e il procuratore Antimafia, Franco Gratteri.
È stato un vero e proprio vertice per fare il punto, dopo i gravi fatti di Rosarno e gli episodi di minacce nei confronti dei magistrati più impegnati contro la ‘ndrangheta, su “la più insidiosa – ha detto ieri Napolitano – organizzazione criminale” operante nel nostro Paese.
All’incontro hanno partecipato il prefetto di Reggio Calabria, Varratta, e i comandanti dei Carabinieri, Mazzucca, e della Guardia di Finanza, Vatta.
Prima di loro, Napolitano ha incontrato l’arcivescovo di Reggio Calabria, Vittorio Luigi Mondello.
NAPOLITANO INCONTRA LOIERO
Subito dopo il vertice in Prefettura, il presidente Napolitano ha avuto un colloquio con il presidente della Regione, Agazio Loiero, durato quasi 25 minuti. Loiero ha esposto al Presidente una panoramica dei problemi della regione e al termine del colloquio, incontrando i giornalisti, ha detto di «avere trovato nel Presidente della Repubblica l’interlocutore attento, con perfetta conoscenza delle tante problematiche sociali della Calabria».
L’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI SINDACALI
Subito dopo gli incontri con i rappresentanti delle istituzioni locali di Reggio Calabria, il presidente Napolitano, ha ricevuto in Prefettura, in un incontro collettivo, i rappresentanti sindacali e delle associazioni impegnate nella difesa della legalità. Hanno partecipato, fra gli altri, il vescovo vicario di Palmi, don Pino Demasi, referente dell’associazione Libera, il sindaco di Riace, Domenico Lucano, i rappresentanti delle associazioni Riferimenti e Omnia, i dirigenti di CGIL, CISL, UIL UGL e della FLAI-CGIL, organizzazione dei lavoratori dell’agroindustria.
i sindacati hanno chiesto a Napolitano attenzione particolare ai temi dell’integrazione, alla luce di quanto avvenuto nei giorni scorsi a Rosarno, è stata avanzata al Presidente della Repubblica da Cgil, Cisl e Uil nel corso dell’incontro avvenuto questa mattina in Prefettura a Reggio Calabria.
«Al Capo dello Stato – ha riferito Antonino Calogero, segretario provinciale della Flai Cgil, che ha partecipato all’incontro – abbiamo sottolineato la necessità di affrontare questioni come lo sviluppo e la legalità con un’intensificazione della lotta alla criminalità».
«Argomenti – ha aggiunto – che Napolitano ha raccolto sostenendo la necessità di puntare all’integrazione partendo dalla legislazione vigente».

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