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«Per chi ha inteso questa attività come momento di crescita culturale, impegno civile e sociale, aggregazione, formazione ed occupazione di giovani, immagine e promozione della Calabria, questa è una notizia che produce sgomento». A sostenerlo è l’organizzatore di eventi musicali Ruggero Pegna in merito al sequestro di una società che organizza spettacoli e concerti nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di finanza contro una cosca del vibonese. «Per chi ha fatto sacrifici di tutti i tipi per intraprendere e tenere in piedi un’azienda in questo settore e in questa regione entrambi difficili – ha aggiunto Pegna, che è consigliere nazionale di Assomusica, l’associazione degli organizzatori e produttori di spettacoli musicali dal vivo – apprendere che il mercato è stato falsato da intrusioni di tale natura è umiliante e frustrante. Mi auguro che le pubbliche amministrazioni siano attente in futuro, più di quanto non lo siano state in passato, nell’impedire di contaminare la gioia di un evento musicale e la corretta destinazione di risorse pubbliche, contribuendo all’arricchimento dei capitali mafiosi». «La musica dal vivo – ha concluso Pegna – è aggregazione pacifica, divertimento, vita. Difendiamola da certe aggressioni che, evidentemente, qui non hanno risparmiato alcun settore. Incredibilmente, mi viene da pensare che tali società siano state ripetutamente coinvolte da alcuni enti, tra cui la stessa Regione, in iniziative pubbliche e, perfino, contro la mafia».

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