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di ANTONELLA CIERVO
SEGRETARIO cittadino al massimo entro sabato e, sebbene a denti stretti, cammino deciso in avanti.
Il prossimo passo del Partito democratico sarà quello di completare il percorso al quale ieri si è aggiunto il penultimo tassello con l’elezione dei due vicesegretari cittadini: Cosimo Muscaridola e Franco Labriola (rispettivamente espressione della mozione Adduce e di quella Speranza).
Per le comunali, invece, la scelta potrebbe passare dalle primarie che vedrebbero giocarsi la postazione Salvatore Adduce, Vincenzo Viti e Angelo Cotugno.
«In mancanza di un nome condiviso – spiega Anna Ferrara – per quanto mi riguarda, dobbiamo pensare alle primarie.
La politica è anche capacità di trovarsi attorno a un tavolo. Se qualcuno vuol fare un braccio di ferro, allora è molto meglio lasciare che a decidere siano i cittadini».
Quello dell’elezione dei due vice segretari è stato un passaggio non indolore per il segretario provinciale («Sono fiduciosa, anche queste scelte sofferte, possono portare a passi avanti») che ieri aveva aperto i lavori con un forte richiamo a superare l’impasse, a individuare un percorso comune, ad aprire una nuova fase. «Il partito deve avere una sua linea, una sua visione – spiega la Ferrara – che non sia paralizzata dalle correnti che, a questo punto, hanno un grande ruolo e devono assumere una veste diversa». L’assemblea del Pd non ha trascurato le realtà comunali. A Salandra viene confermato Geppino Soranno, a Montalbano le trattative sono in corso mentre ad Irsina Italia dei Valori annuncia il cammino in solitaria e un proprio candidato.
Nelle ultime ore il Pd porta a casa anche l’accordo con l’Udc che sarà ufficializzato oggi.
A determinate condizioni, spiega Anna Ferrara: «Mi auguro che non sia un accordo solo regionale e provinciale ma che coinvolga anche i comuni in cui andiamo al voto».
Prudente e di poche parole Salvatore Adduce che sulla candidatura per le comunali si limita a dire: «Siamo ancora ai preliminari».
Il ricorso alle primarie soddisfa Angelo Cotugno: «Le vicende recenti ci impongono tempi molto stretti.
Avevo proposto le primarie già il 10 ottobre scorso, perchè volevo che si avviasse una campagna elettorale che ci permettesse di scegliere un candidato, mettendo in campo una nuova classe dirigente.
Se si dovesse scegliere questa ipotesi, vorrei che fosse un’occasione per lavorare davvero».

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