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di ALESSIA GIAMMARIA
POTENZA – Si riaccendono i riflettori sulle scorie nucleari in Basilicata. Non c’entrano le inchieste giudiziarie, né tantomeno ci sono di mezzo nuove dichiarazioni del pentito della ‘ndrangheta, Francesco Fonti. Tutto nasce, nuovamente, dall’attuale procuratore della Repubblica di Brescia, Nicola Maria Pace che, mercoledì scorso, è stato ascoltato dai componenti della Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti.
Ma non è tanto quanto detto da Pace in commissione a destare scalpore quanto il fatto che pochi giorni prima della sua deposizione, dal sito web del ministero dell’Ambiente siano improvvisamente scomparsi i documenti riguardanti la valutazione di impatto ambientale. A rilanciare la notizia il quotidiano “Il manifesto” in edicola sabato scorso. Pace, ricordiamo, nel corso degli anni Novanta, quando era in servizio a Matera, indagò per primo sul centro Itrec della Trisaia di Rotondella. Centro dove oggi sono ancora custodite le barre di uranio della centrale americana di Elke River.
Ma non solo.
Il centro di Rotondella sarebbe anche stato una sorta di luogo di smistamento per il traffico illecito di scorie nucleari. Quel traffico illecito su cui si è dilungato più e più volte il pentito Francesco Fonti che ha, via via, parlato dell’affondamento delle navi dei veleni e dei fusti di scorie radioattive sotterrate sia in provincia di Matera, sia in Somalia sotto l’autostrada Garoe-Bosaso. Rotondella, navi affondate, Somalia, “caso Alpi”. Tutto collegato.
Ma, come scrive Andrea Palladino su “Il Manifesto”, i laboratori nucleari lucani potrebbero nascondere molte altre storie. E si citano alcuni documenti recentemente declassificati dalla Cia. Documenti in cui si parlerebbe del combustibile nucleare uscito da Rotondella e finito in Iraq attraverso la mediazione del colosso Techinit. Un nome non solo di non poco conto nel panorama industriale italiano ma che avrebbe un ruolo centrale anche nell’impianto Itrec di Rotondella.
Alla Techint, infatti, spetterebbe, secondo quanto previsto da un progetto della Sogin, la messa in sicurezza delle barre di uranio di Elke River e conseguentemente del centro che si trova nel Materano.
a.giammaria@luedi.it

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