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VERTICE in Regione ieri pomeriggio per parlare di Gaudianello spa.
L’ assessorato alle Attività Produttive ha ospitato i delegati del gruppo di acque minerali che hanno illustrato alle autorità e ai sindacati il nuovo piano industriale.
La situazione non è delle più semplici, considerando anche lo sciopero di cinque giorni tra novembre e dicembre scorso.
Il mercato è saturo e i concorrenti non mancano, soprattutto quelli più difficili da contrastare come i colossi multinazionali che si sono stabiliti nella zona.
Per il momento il piano industriale prevede di stringere la cinghia in uno sforzo collettivo che, almeno per ora, non prevede il ricorso alla cassa integrazione ordinaria. La Gaudianello è l’azienda che imbottiglia le acque minerali naturali di origine vulcanica provenienti dal monte Vulture e da lavoro a 120 dipendenti tra operai e impiegati. Obiettivo primario dell’azienda è la riorganizzazione della rete di distribuzione insieme alla razionalizzazione delle risorse presenti. Una catena di distribuzione capillare e solida è l’unico mezzo per garantire la sopravvivenza al marchio e all’azienda, così come centellinare le risorse attualmente presenti all’interno della fabbrica serve a contenere le perdite. Il piano industriale prevede in questo modo una riduzione dei volumi nel primo semestre ed un recupero nel secondo. Da sottolineare una rinnovata relazione con il sindacato. La Gaudianello con il piano presentato tenta di ridurre in “negativo” registrato anche lo scorso anno.
«Seguiamo con attenzione e trepidazione questa vicenda industriale» afferma il sindaco di Rionero Antonio Placido all’ uscita dell’incontro regionale «la situazione è difficile, la sola idea di una perdita di posti di lavoro è la cosa meno raccomandabile il questo periodo». Archiviata la presentazione alla regione, ora il piano verrà presentato nei prossimi giorni all’assemblea dei lavoratori che, giova ricordarlo, è ancora in stato di agitazione.
lu. na.

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