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Tutto pronto a Reggio Calabria per la riunione del Consiglio dei ministri che oggi darà il via al piano straordinario del Governo contro la mafia. La città è presidiata da un imponente dispositivo di sicurezza dopo gli ultimi episodi che hanno caratterizzato questo gennaio: dalla bomba contro la procura generale, al ritrovamento dell’auto con esplosivo ed armi durante la visita del capo dello Stato Giorgio Napolitano nel capoluogo calabrese. È la prima volta che il Consiglio dei ministri – ospitato nella prefettura di Reggio – si riunisce in Calabria. La riunione inizierà intorno alle 10 e varerà il piano antimafia messo a punto dai ministri dell’Interno, Roberto Maroni e della Giustizia, Angelino Alfano. Punto centrale del provvedimento sarà la creazione dell’Agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata.
Il Consiglio dei Ministri a Reggio, oggi, ha come obiettivo primario quello di dare un segnale forte contro le mafie in una terra, la Calabria, dominata dalla ‘ndrangheta. Il Cdm a Reggio varerà un piano straordinario antimafia predisposto dai ministri dell’Interno e della Giustizia, Roberto Maroni ed Angelino Alfano. La bozza circolata alla vigilia contiene una quindicina di articoli, cui va aggiunto il provvedimento che crea l’Agenzia nazionale per i beni sequestrati.
Era stato il premier Silvio Berlusconi ad annunciare il piano lo scorso 15 agosto, al termine della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza svoltosi al Viminale: «Sarà – aveva detto il presidente del Consiglio – un piano a lungo termine e, si spera, definitivo, contro le forze del male».
Da allora i tecnici dell’Interno e della Giustizia hanno lavorato per mettere a punto le misure che successivamente al Cdm approderanno in Parlamento per un’approvazione rapida.
«La lotta ad ogni forma di criminalità organizzata – ha detto ieri Maroni alla Camera – è assolutamente prioritaria nell’azione del Governo e l’aggressione ai patrimoni mafiosi è la strada maestra che stiamo seguendo».
Punto cardine del piano sarà allora la costituzione – proprio a Reggio Calabria – dell’Agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, oltre 12mila solo negli ultimi 18 mesi, per un valore di più di 7 miliardi di euro. Nello stesso periodo sono stati anche sequestrati 1,5 miliardi in contanti.
L’Agenzia dovrà censire i beni, amministrarli e destinarli, acquisendo competenze che ora sono attribuite al Demanio. L’obiettivo è quello di snellire le procedure e renderle più efficaci in modo da evitare, come spesso accaduto finora, che i beni sequestrati giacciano inutilizzati o, peggio, tornino in mani criminali. A volte si tratta anche di aziende e in questo caso l’Agenzia, per la loro amministrazione, è previsto si serva di personale esperto in gestione aziendale.
Il cdm di oggi, inoltre, ripartirà le prime risorse del Fondo unico per la giustizia, che consiste in oltre 1 miliardo e 600mila euro confiscati alle mafie: saranno assegnati alle forze dell’ordine ed agli apparati della Giustizia.
Nel piano ci sarà poi l’istituzione di un Codice antimafia, una raccolta di tutte le leggi di contrasto alla criminalità organizzata approvate fino ad oggi, ed una serie di misure organizzative per potenziare ed ottimizzare l’attività delle forze dell’ordine sul territorio.
Sarà creata una mappa nazionale delle organizzazioni criminali, costruito un sistema di informazione sui clan attraverso un desk interforze, creati gruppi provinciali con forze di polizia e istituti penitenziari per uno scambio periodico di notizie di interesse, legate soprattutto alla scarcerazione per scadenza di termini di condannati per mafia, velocizzate le procedure per il rilascio del certificato antimafia, dato un nuovo impulso dalla Dia per l’aggressione dei beni.
Nel piano sarà anche favorita la tracciabilità dei flussi finanziari in modo da prevenire infiltrazioni mafiose; in proposito è previsto che le imprese interessate ad appalti pubblici debbano appoggiarsi sui conti correnti dedicati. Il provvedimento punta inoltre a favorire le operazioni sotto copertura degli agenti.
LA CITTA’ BLINDATA
Una città blindata è Reggio Calabria questa mattina per il Consiglio dei Ministri; da giorni viene controllato il percorso del premier e dei Ministri per giungere dall’aeroporto in Prefettura. Centinaia im militari ed i poliziotti impegnati a vigilare sulla zona e sono stati levati i cestini dei rifiuti in Piazza Italia, ispezionati i bidoni degli operatori ecologici. Stesse misure sono state adottate per la zona dove Berlusconi, nel pomeriggio, si recherà per inaugurare il nuovo centro di gestione del sistema idrico.

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