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«In questi cinque anni abbiamo affrontato situazioni che non erano mai state affrontate, se non in modo emergenziale, in passato. Anche per questo possiamo dire di avere dato il segno di una Regione che cambia». Agazio Loiero incontrando i giornalisti, assieme alla giunta (mancavano solo gli assessori Michelangelo Tripodi e Liliana Frascà), per presentare il rendiconto dell’attività di governo del quinquennio e raccolta in un libro patinato, 239 pagine, con decione di foto a colori dal titolo «Le cose fatte», non ha avuto dubbi. All’incontro, convocato in un albergo tra Catanzaro e Lamezia, hanno partecipato, tra gli altri, anche i presidenti delle Province di Vibo, Francesco De Nisi e di Cosenza, Mario Oliverio, i sindaci di Riace Mimmo Lucano e di Caulonia, Ilario Ammendolia, l’ex assessore Diego Tommasi e il consigliere regionale del Pd, Egidio Chiarella.
«Questo lavoro fatto bene – ha detto Loiero – è il compendio di tutta l’azione di governo espressa dalla giunta: dai componenti oggi in carica a quelli che hanno fatto parte dell’esecutivo negli anni passati. Un lavoro fatto in sinergia e in stretta collaborazione con Dipartimenti, Province e Comuni». Loiero ha parlato più volte di «acquisizione di credibilità» rispetto alle altre istituzioni: dal Governo alle altre Regioni “un patrimonio che era andato in frantumi nel passato e che è stato recuperato attraverso un ruolo più forte nelle sedi istituzionali. Il pregiudizio è stato un problema grande ma il percorso compiuto è molto ampio».
In 40 schede sintetiche, il presidente della Regione ha toccato gli aspetti peculiari del lavoro svolto «segnali» come li ha definiti: semplificazione e trasparenza, istituzione della Stazione unica appaltante, nel contesto della riorganizzazione della macchina amministrativa (“dai 4.166 dipendenti ereditati nel 2005 agli attuali 2.300“). «Un’innovazione significativa – ha detto ancora Loiero – è rappresentata dal Piano regionale per l’occupazione e il lavoro collegato alla programmazione comunitaria 2007-2013. I principali risultati sono stati la stabilizzazione di circa 3 mila lavoratori del bacino lsu-lpu, seimila nuovi posti creati grazie ai bandi regionali con un investimento di 100 milioni, avviate 1500 iniziative imprenditoriali per 45 milioni, voucher di conciliazione a favore di donne per 70 imprese e 2 mila lavoratori coinvolti nei piani di reinserimento occupazionale». In materia di sanità, Loiero dopo avere evidenziato che si è riusciti ad evitare il commissariamento e ha parlato dell’“enorme deficit accumulato in grandissima parte, l’80%, nel quinquennio di governo precedente che ha rappresentato un ostacolo durissimo.
Le aziende sanitarie sono state ridimensionate numericamente da 11 a 5 e sono stati stanziati 128 milioni di euro per la realizzazione delle Case della salute. Avviate le procedure per la realizzazione dei nuovi quattro ospedali (Sibaritide, Piana di Gioia Tauro, Vibo e Catanzaro». Loiero ha anche citato il dato di incremento registrato, malgrado la crisi, nei flussi turistici (+11%). Ampi riferimenti alle azioni in materia di politica della casa, ambiente, trasporti, attività produttive, formazione e innovazione. Nel botta e risposta con i giornalisti sono intervenuti anche gli assessori ai Lavori pubblici Luigi Incarnato e all’Ambiente, Silvio Greco che hanno risposto a domande sulla difesa del territorio dopo i danni del maltempo. «Abbiamo un territorio – ha detto Incarnato – che non ha manutenzione da moltissimi anni. Il programma che noi abbiamo realizzato serve a metterlo in sicurezza». «Andremo sempre più incontro – gli ha fatto eco Greco – a problematiche di questo genere». Sui dati relativi all’incremento della presenza turistica l’assessore Guagliardi ha parlato di ottima performance rilevando qualche problema solo nel reggino. «A breve – ha detto – renderemo noti i risultati delle presenze che qui, unico caso in Italia, vengono elaborati quasi in tempo reale». L’assessore Naccari Carlizzi, infine ha parlato dell’andamento del pil calabrese sottolineando che «la sua evoluzione è assolutamente in linea con il rallentamento generale».

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