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POTENZA – Silvio Berlusconi «ha ceduto alle pressioni dei finiani» che, contro la candidatura in Basilicata di Magdi Cristiano Allam «hanno utilizzato motivazioni abiette e modalità riprovevoli». Lo ha detto lo stesso Allam stamani, a Potenza, in una conferenza stampa convocata per presentare la sua candidatura a Presidente della Regione Basilicata da indipendente, a capo della lista «Io amo la Lucanià. Il leader del movimento «Io amo l’Italia» ha fatto riferimento a un editoriale pubblicato sul Secolo di Italia lo scorso 22 gennaio, dal titolo «Ci mancava solo l’egiziano». «Ci sarebbero – ha spiegato Allam – tutti gli estremi per una querela per apologia di razzismo. È veramente sconcertante che Fini, a cui si ispirano i miei più accesi critici lucani e il Secolo di Italia, vorrebbe accreditarsi come paladino dei diritti degli immigrati. Diciamo pure – ha aggiunto Allam – che Fini predica bene e razzola male. Io sono in Italia da 40 anni e mi sento più italiano di quanto non lo sia Fini e sono orgogliosissimo di esserlo». Allam ha auspicato che il candidato indicato dal Pdl, Nicola Pagliuca «faccia un passo indietro e che faccia prevalere il buon senso, comprendendo che la sua candidatura è una pessima soluzione». In un appello «ai lucani credenti nella verità e amanti della liberta», Allam ha poi detto di «puntare alla vittoria», che «prenderà casa qui» e che «a prescindere dall’esito delle elezioni, ho deciso che la Lucania è la mia terra e che voi siete il mio popolo». L’ex vicedirettore del Corriere della Sera ha infine annunciato che «in caso di sua vittoria, si impegnerà a cambiare il nome della regione da Basilicata a Lucania».

IL PDL NON STA ZITTO
Il coordinatore regionale del Pdl, il senatore Guido Viceconte, in una dichiarazione, si è detto «sconcertato dalle affermazioni fatte da Magdi Allam», a Potenza, presentando ai giornalisti la sua candidatura alla presidenza della Regione. «Sono assolutamente perplesso – ha spiegato Viceconte – quando qualcuno che non ha mai fatto parte e non fa parte di un gruppo politico rilascia dichiarazioni del genere. Magdi Allam parla come se fosse un uomo del Pdl che si arroga tanto più il diritto di criticare le scelte avvenute nelle sedi nazionali e pienamente condivise dai vertici regionali del partito e della sua stessa base. Le sue affermazioni, oltre che non veritiere, sono fuori luogo. Evidentemente Allam non conosce i meccanismi decisionali del Popolo della Libertà, le persone che hanno combattuto le battaglie politiche di questo partito e una storia di cambiamento per la Basilicata avviata oltre sedici anni fa. Il Coordinamento Nazionale ha scelto le candidature regionali in nome anche di questa storia, premiando e cercando di valorizzare la propria classe dirigente che è in trincea da tanto tempo. Scelte giuste senza veti da parte di alcuno. Ed è proprio per il rispetto di questo passato che Allam dovrebbe capire le decisioni del Pdl. Se volesse poi condividere il nostro percorso di cambiamento e di alternativa al centrosinistra per dare un futuro migliore alla Basilicata ci troverebbe disposti e aperti. Del resto la nostra battaglia è contro il sistema di potere delle sinistre che attanaglia i territori lucani frenandone lo sviluppo e spingendoli sempre più in un baratro di profonda crisi economica e sociale. In questo senso – ha concluso Viceconte – siamo disponibili ed accoglieremo chiunque voglia condividere con noi programmi e idee per rinnovare il governo regionale della Basilicata».

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