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Dieci giorni dopo che Maurizio Cupone, marittimo di 51 anni, è morto in seguito alle ferite riportate da alcuni colpi di mattarello nel corso di una rissa con una famiglia di vicini, di cui erano stati arrestati gli autori, mamma e figlio. Una triste vicenda, registra a Pizzo Calabro, nel Vibonese, che sembrava terminata con l’assurda notte di sangue. Ma oggi si è aggiunto un nuovo capitolo. Infatti, poco dopo le 12, Rosalba Pulitano e Francesco Cupone, rispettivamente moglie e figlio della vittima, hanno aspettato nei pressi della propria abitazione Antonia Stabene, cognata e zia degli autoridell’aggressione a Cupone, e, probabilmente al termine dell’ennesima lite, l’hanno colpite più volte alla testa ed al viso con un pesante oggetto contundente, forse un crick, dandosi quindi alla fuga e facendo perdere le proprie tracce per le vie limitrofe.
Un copione di quanto era successo pochi giorni prima. La donna, immediatamente trasportata presso l’ospedale di Vibo Valentia, ha riportato un trauma da ferite lacero contuse al cranio, ferite alla fronte ed alla bocca, con una prognosi di 15 giorni.
I carabinieri nel pomeriggio hanno ritrovato i due autori dell’agressione a casa di un parente e li hanno arrestati con l’accusa di tentato omicidio. La Pulitano è stata rinchiusa nel carcere di Reggio Calabria, mentre suo figlio nel carcere di Vibo Valentia.

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