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di ANTONELLA CIERVO
A QUESTE condizioni, la Festa della Bruna non si farà. Il rischio è concreto, come conferma Franco Palumbo, presidente del Comitato per i festeggiamenti del 2 luglio. I 75 mila euro che la Regione Basilicata avrebbe dovuto assegnare al Comune e da questi agli organizzatori, non sono mai arrivati. L’ente di via Anzio ha ricevuto, come ogni anno, le fatture di pagamento effettuate nel 2009, ma non ha ancora provveduto a rifondere il comitato, nè a garantire la copertura finanziaria per l’anno in corso. Ergo, Franco Palumbo non è ancora in grado di fissare nessuno degli impegni per la realizzazione della festa che costa ogni anno circa 130 mila euro.
All’evento contribuiscono Comune di Matera (75mila euro), Regione (30 mila euro), Provincia di Matera (7000 euro) e Camera di Commercio (7000 euro), oltre ad una serie di eventuali sponsorizzazioni.
La realizzazione del Carro costa circa 20 mila euro, l’illuminazione 40 mila, lo spettacolo di fuochi pirotecnici 30 mila, le bande musicali (tre che si esibiscono per quattro giorni) 12 mila euro.
«Per non parlare del peso della Siae – aggiunge Palumbo – che tiene conto non solo degli interventi musicali ma anche della presenza del pubblico. Per quest’anno c’è un grande punto interrogativo, non abbiamo ancora nessuna certezza. Alle nostre richieste hanno risposto in perfetto burocratese: dovete aspettare».
Sui colpevoli ritardi della Regione è intervenuto il consigliere regionale, Pasquale Di Lorenzo che in un’interrogazione scrive: «Si tratta di una situazione che genera difficoltà ed è un corto circuito – aggiunge – che perdura dalla fine dell’anno scorso, a seguito dello sforamento del Bilancio regionale 2009 dei limiti stabiliti dal Patto di stabilità e che è stato risolto con l’approvazione del Bilancio regionale 2010. Ora la situazione, dal punto di vista della legislazione contabile, dovrebbe essere risolta, ma molti pagamenti e trasferimenti si sono accumulati. Tale situazione di stallo dei pagamenti mette in crisi lo sforzo organizzativo del Comitato e pregiudica perfino la riuscita della prossima edizione. In effetti, il Comitato ha perfino dovuto far ricorso a dei fidi per fronteggiare l’emergenza, ma è del tutto evidente che non può procedere -stando così le cose- ad accendere finanziamenti per tenere fede ad eventuali contratti». Palumbo conferma: «Solo di interessi per il prestito richiesto, stiamo pagando 4000 euro di interessi che pesano sul nostro bilancio. A queste condizioni siamo pronti a fare un passo indietro, affinchè la Festa torni ad essere solo un evento religioso».
Aggiunge Di Lorenzo: «Si tratta della solita lentezza e inefficienza burocratica, non più tollerabile, soprattutto perché l’importanza della celebrazione religiosa dei festeggiamenti della Festa della Bruna da anni ha acquisito anche una funzione di attrattività turistica che porta a Matera migliaia di turisti e di fedeli. Se vogliamo finalmente restituire a Matera l’importanza che merita e farla davvero assurgere a Città simbolo dal punto di vista turistico, occorre promuoverne l’immagine in modo adeguato e i festeggiamenti per la Festa della Bruna rappresentano un punto di forza imprescindibile proprio nell’ottica di un rilancio dell’immagine della Città e per l’incremento dei flussi turistici».
Un appello, quello di Di Lorenzo, che giunge mentre l’organizzazione è ferma ai box. «Oltre al bando per la realizzazione del Carro trionfale – precisa Palumbo – non possiamo organizzare niente altro. Sarebbe impossibile garantire tempi certi di pagamento quando siamo noi i primi a dover attendere che la Regione rispetti gli impegni».

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