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La tutela della biodiversità del Parco Nazionale del Pollino, nell’anno dedicato dall’Onu alla biodiversità, priorità dell’azione dell’Ente, anche per promuovere lo sviluppo dell’economia locale. È questo il senso della partecipazione alla Borsa Internazionale del Turismo, in corso Milano, durante la quale il Parco del Pollino ha presentato le sue azioni di punta nella sala conferenze del «Villaggio Calabria» dove espone anche le sue bellezze in un stand dedicato. Nel corso della 30esima edizione della BIT, il Parco presenta anche il progetto del Polifunzionale di Campotenese che sarà realizzato nella Tenuta della Principessa e che è stato ideato dall’architetto Mario Cucinella.
«La nostra proposta – ha illustrato il presidente del Parco, Domenico Pappaterra (in foto) – è diretta ad esaltare la straordinaria biodiversità dell’area protetta calabro-lucana, dal Pino loricato al quale abbiamo dedicato un nuovo filmato e nuovi percorsi di ricerca al Grifone, al Lupo e, al contempo, ad offrire uno spaccato delle possibilità di fruizione del Parco, che passerà anche da un’infrastruttura di servizio, quale quella di Campotenese, nel comune di Morano Calabro, che sarà la porta del Parco, accesso per la visita dei tesori naturalistici ma anche dei beni storici, culturali e antropologici». Durante la prima presentazione di giovedì 18 febbraio, il direttore dell’Ente, Annibale Formica ha spiegato come la tutela della biodiversità sia l’estrema sintesi di un valore che ha consentito al territorio di divenire Parco. «Apparteniamo – ha detto Formica – ad un contesto geografico che ai fini della biodiversità diventa ancora più rilevante».
LA GROTTA DELLA MONACA
Questa mattina alla Borsa internazionale del Turismo di Milano, nel Padiglione «Villaggio Calabria», davanti ad una platea di giornalisti e rappresentanti del mondo turistico mondiale ed esperti del settore, l’Assessore regionale al Turismo Damiano Gagliardi, ha parlato della scoperta, fatta dallo studioso Felice Larocca dell’Università di Bari, alla profondità di trecento metri, nel corso di una esplorazione sotterranea.
Si tratta della «Grotta della Monaca», ricadente nel territorio del Comune di Sant’Agata d’Esaro. Si tratta – secondo il racconto dell’Assessore Guagliardi e dello speleologo – di un’estesa cavità naturale che si apre nel settore nord-occidentale della nostra regione.
Si trova poco distante dal litorale tirrenico e, in base alle indagini fatte, con la concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l’autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, è emerso che, al suo interno è stata scoperta una remota attività mineraria.
Tale attività estrattiva, rivolta allo sfruttamento di minerali di ferro e rame, molto abbondanti nella cavità, inizia episodicamente nel Paleolitico superiore, a partire da circa ventimila anni fa, per intensificarsi e stabilizzarsi attorno a seimila anni fa».
«E’ proprio questo dato – ha detto Felice La rocca – a fare della «Grotta della Monaca» uno dei siti minerari più antichi non solo del nostro Paese ma dell’intero bacino Mediterraneo». Nel corso dell’incontro è stato presentato l’esito delle ricerche fatte, soprattutto negli ultimi due anni. Per il sindaco di S.Agata d’Esaro Anotnio Bisignani è una grande opportunità per il Comune che «certo non vogliamo perdere».
L’Assessore provinciale di Cosenza Pietro Lecce si è compiaciuto dell’iniziativa portata a Milano dalla Regione Calabria perchè «essa sottolinea gli sforzi che si stanno facendo per lanciare un’offerta turistica diversificata». Per il Presidente del Parco del Pollino Domenico Pappaterra è «importante la nostra presenza perchè si tratta di una grande vetrina internazionale da cui certamente avremo un ritorno straordinario per l’intero territorio».
Lo stesso sindaco di Seregno, in provincia di Monza, Giacinto Fabiano, che ha fatto un gemellaggio con S’Agata, si è compiaciuto per l’interessante scoperta e per la laboriosità dei «calabresi che sono residenti nel mio comune con i quali collaboriamo e lavoriamo insieme con grande entusiasmo».
In mattinata, l’Assessore Guagliardi aveva anche incontrato un gruppo di operatori turistici provenienti dal resto d’Europa ai quali ha presentato la proposta turistica della Regione fatta non solo di sole e natura ma di arte, cultura e storia. «Per questo stiamo lavorando- ha detto Guagliardi – avendo l’obiettivo di destagionalizzare il turismo calabrese».

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