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di ANTONELLA CIERVO
«Che il vostro parlare sia sì, sì, no, no» (Matteo 5,33,37). Il riferimento contenuto nel volantino di “Io amo la Lucania” è quanto mai attuale nella città in cui Pier Paolo Pasolini girò “Il Vangelo secondo Matteo”. Dalla nuova sede materana invia un appello ai lucani all’astensione dal voto al centrosinistra «Il migliore regalo che si può fare a De Filippo». L’attacco di ieri di Magdi Cristiano Allam parte dalla città dei Sassi dove il movimento “Io amo la Lucania” non parteciperà alla tornata delle comunali, perchè ancora neonata, ma non si sottrae da una prima, sommaria, analisi dello stato dell’arte. Il candidato presidente della Regione Basilicata traccia l’immagine di una regione a capo della quale c’è un incosciente: Vito De Filippo «Che si compiace perchè i ragazzi emigrano. E’ un irresponsabile che non ha a cuore il destino dei nostri giovani».
« Matera è l’esempio di quello che deve cambiare – dice, sottolineando la scelta di candidare giovani dai 18 ai 30 nella lista che consentirà di correre per le regionali. «Questa città ha un contesto politico particolare, confuso. La proliferazione di liste è in parte espressione di questa confusione. E’ necessario che si affermi una presenza della società civile, affrancata dalle regole che hanno portato la Basilicata ad essere paradossalmente la regione che ha la popolazione tra le più povere d’Italia nel luogo potenzialmente più ricco del Paese».
Turismo e infrastrutture carenti. Il movimento “Io amo la Lucania” ritiene che il nuovo modello di sviluppo abbia questi due elementi come locomotiva trainante.
I temi forti ci sono tutti: politiche per la famiglia, attenzione all’ambiente e all’acqua che è «Il vero petrolio, per questa regione».
Il no deciso al nucleare è legato alla diseconomicità delle centrali. «Siamo totalmente contrari ad operazioni come queste, in un Paese come il nostro in cui si è sull’orlo della bancarotta. La Basilicata è una regione sismica in cui la presenza di una centrale nucleare pone problemi seri. Non c’è logica nella necessità di immaginare questa ipotesi. Bisogna puntare sulla delocalizzazione dell’energia. La sinistra scende in piazza per dire no alle centrali, ma al tempo stesso consente che il territorio venga inquinato tramite uno sfruttamento selvaggio del greggio con un accordo che riconosce il 7% di royalties, un trattamento da colonia di serie C. In Nigeria prendono il 27%, in America latina il 50%. Chiederò che venga istituita una commissione che valuti la realtà dell’inquinamento prodotto dall’estrazione petrolifera».
Il candidato presidente parla accanto al coordinatore regionale, Paolo Ettorre.
L’incontro con il candidato sindaco Angelo Tosto, il secondo in ordine di tempo tra i due, è segnato dai flash e dalle telecamere e si chiarisce in un pubblico riconoscimento, molto più che una strizzatina d’occhio. Magdi Cristiano Allam, infatti, ha annunciato la sua presenza in occasione dell’apertura della campagna elettorale di Tosto, domenica mattina.
«Le liste che lo sostengono sono la rappresentazione della società civile. La sua scelta vuol creare uno spazio all’interno di una realtà consociativa per promuovere una cultura politica diversa. Mi auguro che insieme si possano individuare forme di collaborazione per il successo di obiettivi comuni.
Se ciascuno di noi noi si convincerà che è arrivato il momento di cambiare attraverso l’uso del voto, potremo modificare la nostra storia».
La Basilicata fra destra e sinistra, deve comprendere che non esistono più differenze significative. «Mettere Vito De Filippo a capo del Pdl e Nicola Pagliuca a capo del Partito Democratico, è la stessa cosa». La raccolta di firme per presentare la propria lista, spiega Allam sta avvenendo «Nella più totale trasparenza e nel più assoluto rispetto della legge. Non so gli altri; non hanno ancora chiuso le liste, non hanno ancora annunciato i nomi dei candidati, ma le firme le hanno già raccolte».

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