X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

I Carabinieri della Stazione Rione Modena di Reggio hanno tratto in arresto Tommaso Paris, 36 anni, su esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di detenzione di armi clandestine (nella foto).
Il 2 febbraio scorso i carabinieri avevano tratto in arresto la convivente dell’uomo, Anna Rita Silva poichè all’interno dell’abitazione della donna in zona centro, in prossimità del Calopinace, erano state rinvenute tre pistole: in particolare si trattava di un revolver cal.3 2 perfettamente funzionante, con matricola abrasa, cinque proiettili nel tamburo e altri due non inseriti, un revolver a canna corta modello Colt Cobra cal 38 special, perfettamente lubrificato con matricola abrasa e sei colpi nel tamburo ed una pistola semiautomatica Beretta Cal 7,65 perfettamente lubrificata e funzionante con sette colpi nel caricatore.
I militari in quella circostanza si erano messi subito alla ricerca di eventuali complici individuando come verosimile codetentore il convivente della donna, che al momento della perquisizione non era presente in casa e che, a seguito dell’attività svolta dai carabinieri, si era reso irreperibile.
A comprovare la responsabilità di Paris – secondo gli inquirenti – è stata innanzitutto la convivenza dell’uomo con la donna nell’abitazione perquisita. Ma ciò che ha realmente tradito l’uomo è stata una telefonata fatta proprio dalla convivente al momento della perquisizione: all’arrivo dei militari che dovevano procedere a perquisizione infatti, la donna, informata della facoltà di avvisare un difensore, effettuò una telefonata non al difensore, ma al suo convivente, particolare non sfuggito agli investigatori, che, dalla ricostruzione data dai tabulati hanno confermato che quella telefonata fu fatta proprio al Paris, da cui la donna ricevette indicazioni su come comportarsi. Silva, infatti, dopo la telefonata, consegnò ai militari due delle tre pistole. L’ultima la semiautomatica Beretta fu invece rinvenuta dai militari durante la perquisizione. A seguito delle indagini svolte il Pubblico Ministero ha richiesto ed ottenuto dal Gip un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Paris. L’uomo è ora recluso nella casa circondariale di Reggio Calabria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE