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POTENZA – Tra il 1996 e il 2007 la spesa pubblica, in Basilicata, è pari al 75,5 per cento del Pil e ammonta a circa 5,8 miliardi per l’ultimo anno di riferimento: nei dieci anni l’impegno maggiore riguarda il trasferimento a famiglie e istituzioni sociali (32,4 per cento), le spese di personale (22,7 per cento, in gran parte per i settori della ricerca e della cultura) e l’acquisto di beni e servizi, il 26,6 per cento, destinato a infrastrutture e sanità. Sono questi alcuni dei dati emersi stamani, a Potenza, nel corso di un convegno organizzato per presentare la ricerca “L’Italia secondo i conti pubblici territoriali (Cpt), i flussi finanziari pubblici nella regione Basilicata». Il Pil procapite lucano (circa 16 mila euro), pur inferiore alla media nazionale, è superiore a quello del Mezzogiorno. Per quanto riguarda gli investimenti, la quota di spesa maggiore è destinata alle reti infrastrutturali (26,2 per cento), alla mobilità (24,4 per cento) e alle attività produttive e opere pubbliche (18,8 per cento). Le entrare, invece, sono aumentate nei dieci anni di riferimento, per lo più in base a maggiori trasferimenti di fondi infrastrutturali. La responsabile del Sistema Cpt nazionale, Mariella Volpe ha poi spiegato che negli ultimi dieci anni la Basilicata ha «fortemente investito in reti infrastrutturali», con un «buon uso dei fondi europei», rispettando le direttive che riguardano l’esternalizzazione dei servizi a imprese pubbliche locali: nelle politiche di sviluppo, però, c’è “ancora un disequilibrio tra i trasferimenti alle imprese private, in termini di sostegno e incentivi, e investimenti diretti della Regione, ancora inferiori ai primi». Anche in Basilicata, negli ultimi anni, «è stata registrata un’inversione di tendenza tra tributi propri, oggi maggiori, e trasferimenti statali», ha aggiunto Volpe, evidenziando che «il Pil lucano è abbastanza elevato a fronte di una pressione tributaria piuttosto bassa».La ricerca presentata a Potenza rientra nel progetto di realizzazione di una banca dati nazionale con le statistiche regionali, è sarà «uno strumento utilissimo e trasparente per impostare le politiche di federalismo fiscale – ha detto la responsabile del nucleo Cpt della Basilicata, Maria Grazia Dellani – che rappresenterà un’opportunità per il territorio».

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