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Legautonomie Calabrie, ad opera del presidente Mario Maiolo, fornisce dati gravissime sulle intimidazioni in Calabria. Infatti gli amministratori locali della regione si sono trovati, dal 2000 ad oggi a dover subire oltre settecento casi di intimidazioni, anche molto gravi, ed a carico di tutti i livelli istituzionali. Già nei primi mesi di quest’anno, sono decine i casi di minacce a carico di chi dovrebbe svolgere nella più assoluta calma e tranquillità, il suo mandato democratico per la comunità.
Ormai si reitarano i casi di sindaci che a seguito di minacce alla loro persona e alle loro famiglie, di devastazioni delle loro proprietà, di incendi alle loro auto o addirittura di spari alle loro case, si sono trovati costretti ad abbandonare la loro posizione, presentando le dimissioni.
Le condizioni in cui queste persone si trovano a lavorare ignorano le più semplici regole della civiltà e della sicurezza, e secondo la lettera che Maiolo ha inviato al Ministro dell’interno Maroni il Governo dovrebbe iniziare a cercare delle soluzioni e farsi carico del problema, che ormai inizia, cosa ancora più grave, a non fare più notizia, a causa della sua continuità.
Tutto ciò potrebbe portare ad un indebolimento ancora maggiore della comunicazione cittadini istituzione, e ad un più grave interesse verso la cosa pubblica. La sfiducia verso la sicurezza che lo Stato dovrebbe offrire ai cittadini si sta sgretolando sempre di più, e ormai non sono spiù solo le persone a vivere continuamente in un clima di pressione, ma sono le istituzioni stesse a non compiere più il loro dovere a causa dell’opera di soffocamento che viene effettuata giorno per giorno.

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