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Il vescovo della diocesi di Lamezia Terme, Luigi Antonio Cantafora, ha inviato un telegramma al giudice Giuseppe Spadaro dopo il rinvenimento di alcune scritte ingiuriose nei suoi confronti. «Esprimo – scrive il mons. Cantafora – vicinanza mia personale e della Chiesa lametina. Con l’aiuto di Dio continuiamo il nostro impegno affinchè la sinergia tra le Istituzioni favorisca il bene comune e lo sviluppo autentico del nostro territorio». «La Chiesa che vive in Lamezia Terme – è scritto nella nota della Curia – attraverso le sue varie articolazioni ed espressioni intende proseguire nell’opera di formazione delle coscienze e nella testimonianza della carità, perchè il lievito del Vangelo possa fermentare la vita personale, familiare e sociale e anche in mezzo a noi si possano scrivere pagine nuove di storia, nelle quali risplendano la dignità della persona, la solidarietà, il bene comune, la sussidiarietà». «Condividiamo – conclude la nota – il nostro impegno con tutte le forze vive e sane del nostro territorio, con le Istituzioni e gli uomini di buona volontà».

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