X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Questa volta il tracollo è molto grave. La Reggina, un pò come all’andata, dopo essere passata in vantaggio, vi resta per quaranta minuti ma poi cede.ed ora la retrocessione potrebbe essere dietro l’angolo.
Il pubblico si è spazientito dopo l’ennesimo tracollo. Tanti i cori di scherno all’indirizzo dei giocatori, ma la richiesta di schierare la formazione Primavera è stata la più terribile per una squadra che ha sulle spalle il peso di un brutto momento di crisi.
La reazione del Lecce è blanda nel primo tempo, ma è la squadra di Breda, molto concentrata, brava a chiudere ogni varco ai salentini. Saccani, invece, non è impeccabile nelle sue decisioni, ma la Reggina è più forte anche delle più piccole avversità. La ripresa si apre senza sussulti, ma al diciassettesimo arriva la svolta. Il Lecce suona la carica e comincia a infierire e così la gara terminerà 4 a 2 per gli ospiti. Per la Reggina dunque è buio pesto. La situazione precipita, per Foti che ha sentito echeggiare nuovamente i cori contro di lui dei tifosi, il momento si è fatto davvero difficile. Al termine della gara, la tifoseria ha stazionato davanti l’uscita dello stadio intonando cori ancora più pesanti.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE