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I Carabinieri della Stazione di Rione Modena (Rc) hanno arrestato un uomo di 40 anni, Pasquale Pizzimenti, operaio perchè accusato di detenzione illegale di armi.
Nella serata lunedì, a seguito di un’attenta attività infoinvestigativa, i carabinieri della Stazione Rione Modena, hanno proceduto a perquisizioni locali nei confronti dell’uomo che lavora presso un’autofficina in città.
Nei locali dell’officina è stato rinvenuto un fucile di fabbricazione cecoslovacca marca Zastava cal. 8×57, versione arma comune del celebre kalashnikov, in perfette condizioni. L’arma è risultata rubata in Provincia di Torino. I controlli sono stati estesi anche all’abitazione di Pizzimenti, dove, nel vano ascensore condominiale è stato rinvenuto un fucile semiautomatico benelli cal. 12 alterato a canne mozze e con calciolo tagliato assieme a 10 (dieci) cartucce medesimo calibro.
Il fucile a canne mozze è risultato essere stato rapinato a Campo Calabro nel 2003 ai danni di due cacciatori impegnati in una battuta di caccia. In particolare in quella circostanza i due cacciatori furono bloccati da due individui armati di pistola e travisati da passamontagna che li costrinsero a consegnare le armi.
Il primo fucile invece, classificata come arma da caccia, e’ in realtà un modello di ak47 in calibro civile e privato della capacità di spararare a raffica che si presenta come l’unica differenza tra quest’arma ed il classico kalashnikov, limite che paraltro può essere rimosso da mani esperte attraverso una modifica che permette il tiro a raffica e la trasforma in un’arma da guerra. Sarà ora importante accertare se l’arma ha subito una tale trasformazione.
Le indagini dovranno invece cercare di ricostruire il contesto criminale a cui si ricollega la presenza delle armi ritrovata ed il reale ruolo del Pizzimenti, conosciuto dalle forze dell’ordine solo per piccoli precedenti di polizia.

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