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di Salvatore Santoro

POTENZA – «Sto con De Filippo. Prima bisogna vincere le elezioni e convincere sui programmi e solo dopo si penserà alla giunta e agli assessori». Parole di Di Pietro a Potenza che per essere ancora più chiaro usa un adagio popolare: «Prima si acchiappa il gatto e poi lo si mette nel sacco».
Insomma il leader nazionale dell’Italia dei valori, Antonio Di Pietro non fa sponda alle richieste esplicite che ha fatto invece il capogruppo in Senato dell’Idv, il lucano Felice Belisario rispetto a quel «vogliamo l’assessore della sanità» che tante risposte polemiche ha sollevato da parte della politica lucania sia di centrodestra e sia di centrosinistra che domenica scorsa il candidato governatore del centrosinistra aveva cercato di smorzare all’origine con le parole «ora è il tempo di vincere e convincere» che sono state rafforzate ieri dallo stesso Antonio Di Pietro.
E l’ ex magistrato di Mani pulite, alla domanda del cronista proprio sulla questione sanità e sull’assessorato chiesto ha sottolineato ancora: «Oggi ci impegniamo per vincere le elezioni in Basilicata, dopo la vittoria decidiamo cosa fare e come contribuire a ben governare». Per le richieste da parte dei big locali, Di Pietro ha spiegato: «Ogni partito e ogni esponente di partito ha un obiettivo. Io ad esempio vorrei vincere in Basilicata con il 51 per cento. È un’aspirazione, poi bisogna stare con i piedi per terra».
Insomma per un Belisario che tuona, e un Enrico Mazzeo, presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Potenza e candidato consigliere regionale proprio con l’Idv, che non ha mai nascosto le proprie idee sulla necessità di rimodellare il sistema sanitario locale, c’è un Di Pietro che prende le distanze dal totocandidati prima dei risultati delle urne. E’ chiaro però, come ha dichiarato lo stesso Di Pietro durante l’incontro pubblico con i simpatizzanti e i candidati dell’Idv di Basilicata, «un Italia dei valori più forte con più assessori e un maggior numero di consiglieri regionali permetterà al nostro partito di caratterizare meglio l’azione di governo regionale perchè non c’è dubbio che più sei forte e più ti ascoltano».
La manifestazione di Potenza, dei dipietristi, all’Hotel Vittoria è stata una delle due tappe lucano del presidente dell’Italia dei valori in Basilicata. Tappa obbligata per Di Pietro che negli ultimi anni mai è mancato in terra lucana prima di qualsiasi elezione.
Per il resto davanti una platea affollata ai cui primi posti c’erano i candidati del Potentino con ambizioni di vittoria: l’assessore uscente Antonio Autilio, il presidente degli avvocati di Melfi, Gerardo Di Ciommo, Rosario Palese dello Svimez ed Enrico Mazzeo. Candidati per i quali Di Pietro ha esordito: «Abbiamo una squadra competitiva per fare meglio rispetto al passato».
Al fianco di Di Pietro, in un tavolo a due, il senatore lucano (primo nel listino che sostiene De Filippo) Felice Belisario che ha aperto l’incontro sui temi di questa campagna elettorale. Ma il centro dell’incontro è stato il leader nazionale dipietrista che non ha mancato di attaccare l’avversario di sempre, Silvio Berlusconi mentre ha avuto parole di stima per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano «che ieri è stato bravo a difendere il Csm dagli attacchi incostituzionali del premier».
Durante l’incontro, un caloroso applauso è stato riservato al segretario regionale uscente dell’Idv, Michele Radice che è in convalescenza dopo un intervento chirurgico perfettamente riuscito. Prima dei saluti, Di Pietro che aveva parlato della necessità di non andare da soli ma di stare in coalizione con il centrosinistra «per creare una reale altervativa al governo delle destre» sulla scelta di sostenere De Filippo e non nelle recenti amministrative Vito Santarsiero, ha tagliato corto: «Sono cose che decino i dirigenti regionali. Io nemmeno so chi è Santarsiro».

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