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Si è svolta con successo, a Reggio Calabria, la prima Giornata della Sicurezza sul web, evento realizzato con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha allestito, in piazza Camagna, l’infopoint che ha accolto numerosi cittadiniai quali sono stati dati consigli e suggerimenti per la “navigazione sicura in rete”.
Per tutti gli altri cittadini che non hanno avuto la possibilità di visitare lo stand, ricordiamo che la Polizia di Stato e MSsn hanno dato vita ad uno spazio virtuale dedicato all’iniziativa, raggiungibile da www.poliziadistato.it e dal portale Msn.it. Il sito offrirà consigli e informazioni utili ai ragazzi, ma anche ai genitori, con tantissime interviste a cantanti e personaggi dello spettacolo che raccontano la loro esperienza sul web.
Tanti i temi affrontati: il furto di identità, l’acquisto sicuro online, la pirateria musicale, l’adescamento in rete; particolare attenzione anche a come prevenire attacchi informatici, tramite virus, e finalizzati a reperire informazioni protette.
Grande successo anche per le visite guidate al Compartimento di Polizia Postale, con momenti di grande simpatia insieme ai Testimonial dell’evento, i comici reggini Miseferi e Battaglia.
L’anno 2009 è stato contrassegnato da una intensa attività di tutti gli Uffici della Polizia Postale e delle Comunicazioni che ha consentito di raggiungere importanti traguardi.
Il 23 giugno 2009 è stato inaugurato il CNAIPIC: centrale operativa di riferimento per tutti gli operatori, pubblici e privati, che gestiscono sistemi o servizi informatici strategici per il Sistema Paese e per tutti gli attori che operano nel settore della sicurezza informatica e nazionale, nonché punto di contatto nazionale in seno ad un network di omologhi organismi internazionali.
Tale struttura, modello di eccellenza nel panorama internazionale, si ispira all’innovativo principio della sicurezza “partecipata”, operando per il perseguimento dei propri obiettivi attraverso la stipula di convenzioni pubblico – privato.
Nell’anno di riferimento un importante esempio dell’efficacia operativa del progetto, consiste nella positiva conclusione di una indagine articolata e tecnicamente molto complessa, condotta sul defacement in danno della home page di Poste Italiane spa (ottobre – dicembre 2009).
A distanza di due anni dall’istituzione del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia sulla rete, si è dato ancora maggiore impulso al potenziamento delle strategie di difesa dei ragazzi attraverso campagne informative e formative nei confronti delle istituzioni scolastiche ed in generale degli enti pubblici e privati attivi nella protezione dei minori.
Sotto un profilo strettamente operativo, nell’anno 2009 le attività di monitoraggio della rete Internet sono state maggiormente analitiche rispetto alla gestione dei flussi informativi provenienti sia da fonti qualificate (Osservatorio presso la Presidenza del Consiglio, ONG, ed ogni altro organismo istituzionale) sia da fonti generiche (cittadini, utenti delle reti di comunicazione) orientando i sistemi di filtraggio della navigazione (c.d. Black list dei siti pedopornografici) verso gli standard internazionali più elevati. Da sottolineare il fatto che circa il 70% delle indagini svolte hanno coinvolto altre Nazioni.
Anche la tradizionale competenza della Specialità è stata oggetto di costante attenzione. Decisamente proficua, infatti, è stata l’attività di contrasto svolta rispetto a fenomeni quali: attacchi agli ATM Postamat, rapine e truffe. (Diminuzione dell’1,42% rispetto all’anno precedente dell’ammontare dei proventi di furti e rapine). L’attività si è sostanziata in 27.201 pattuglie impiegate sul Territorio con 212.510 controlli presso gli Uffici Postali.
Incentrato sul cosiddetto furto di identità digitale realizzato attraverso sofisticate tecniche informatiche, prima fra tutte il “Phishing”, il fenomeno sta interessando sempre più estese fasce di utenti di servizi finanziari on line non solo in Italia ma nell’intero mondo occidentale.
Indispensabile strumento di contrasto è il modello della sicurezza partecipata, che comprende per l’immediato futuro anche un progetto relativo alla costituzione di un agile “tavolo di lavoro” di qualificati operatori della Specialità in costante contatto operativo con i responsabili dei sistemi di sicurezza della gran parte degli istituti bancari italiani, allo scopo di assicurare la condivisione dei dati operativi ed affinare le più idonee policy di sicurezza.
Nel 2009, inoltre, sono stati raggiunti importanti risultati nella prevenzione e contrasto degli illeciti nell’ambito del commercio elettronico e della contraffazione degli strumenti elettronici di pagamento.
Il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni mantiene continui rapporti internazionali partecipando a numerosi gruppi di lavoro ed attività in ambito europeo, tra i quali: G8 – Sottogruppo sull’ High-Tech Crime; Commissione Europea – Direzioni Generali Società dell’Informazione e Giustizia e Affari Interni della Commissione Europea; Interpol – European Working Party on Information Technology Crime (EWPITC), la Virtual Global Taskforce ed altri.
Il Servizio, inoltre, ha ricevuto recentemente il finanziamento per due importanti progetti proposti per il contrasto al crimine nell’ambito del programma ISEC della Commissione Europea: I-BOT, per la realizzazione di una piattaforma di tracciamento delle transazioni on line che hanno oggetto il materiale pedopornografico; I-24/7 Secure Web Server, quale piattaforma di scambio forense e attività di training investigativo nell’ambito dei punti di contatto 24/7 del G8.
E’ stato inoltre ammesso al finanziamento P.O.N. il progetto della piattaforma Polcast, destinata all’analisi forense certificata dei dati informatici.
E’ proseguita anche nel corso dell’anno l’intensa attività di sensibilizzazione e di educazione alla legalità rivolta agli studenti e ai genitori, attraverso frequenti incontri nelle scuole di tutta Italia. In particolare, molto rilievo ha avuto l’iniziativa “Non perdere la bussola”, promossa in collaborazione con You Tube, che ha avuto un forte risalto mediatico.
Si è svolta, inoltre, un’intensa attività nel settore dell’informatica forense, finalizzata principalmente all’analisi delle informazioni giacenti nelle memorie di computer, telefoni cellulari e altri dispositivi digitali sottoposti a sequestro, sia nell’ambito di indagini di questa Specialità, sia a supporto delle DIGOS e delle Squadre Mobili, in particolare in materia di terrorismo e criminalità organizzata.
Complessivamente, nel corso dell’anno, la Specialità ha condotto attività di indagine che hanno portato a 233 persone arrestate e 9283 denunciate.
Tra le operazioni più rilevanti si menzionano, nell’ambito della pedopornografia, “Smasher” con 14 arresti e 185 denunciati, e “Rainbow”, con 1 arresto e 18 denunciati, condotte dal Compartimento di Catania, e “Penalty”, con 3 arresti e 23 denunciati, condotta dal Compartimento di Torino. Nell’ambito della monetica “Joker” del Compartimento di Bologna, con l’emissione di 17 custodie cautelari, e “Creieur” del Compartimento di Pescara, con l’emissione di 36 provvedimenti dei quali 16 mandati d’arresto euroepo. Per il settore computer crime si evidenziano l’operazione “Giovani Marmotte” di contrasto al phishing condotta dal Compartimento di Cagliari, con 4 indagati, e “Nasa” con la denuncia di un hacker informatico, condotta da questo Servizio.
Si evidenzia inoltre l’intensa attività di prevenzione e contrasto ai fenomeni legati al terrorismo, nazionale ed internazionale, a stretto contatto con la direzione Centrale Polizia di Prevenzione e, a livello territoriale, con le DIGOS delle Questure. Tale attività si attua anzitutto nel costante monitoraggio della rete Internet, utilizzata a scopo di propaganda, proselitismo e pianificazione di attività ritenute illecite, da commettersi, anche, attraverso la rete stessa.
Inoltre, sono state avviate due attività di indagine sulla fattispecie di addestramento alle attività terroristiche, con riferimento al fondamentalismo islamico.
E’ proseguita anche nel corso dell’anno 2009 l’attività di collaborazione con il Ministero delle Comunicazioni, in applicazione delle normative europee e nazionali, finalizzata al controllo del mercato delle apparecchiature di comunicazione e del corretto utilizzo delle frequenze radio-televisive.
Si segnala anche il monitoraggio sul web, relativamente ai siti ove vengono praticati giochi in carenza delle necessarie autorizzazioni dell’Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato.

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