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Due uomini in manette nel cosentino, in due distinti episodi, per maltrattamenti in famiglia. Il primo caso a Longobucco, dove i carabinieri hanno arrestato per maltrattamenti e resistenza a pubblico ufficiale G. B. I, di 23 anni, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, in stato di ebbrezza, avrebbe aggredito per futili motivi la convivente anch’essa romena. All’arrivo dei carabinieri il giovane si sarebbe scagliato anche contro di loro armato di un’accetta. Dopo essere stato disarmato, è stato ammanettato e rinchiuso nel carcere di Rossano.
L’altro episodio a Rossano, dove i militari hanno arrestato il 42enne G.C., imprenditore impegnato nel settore delle pompe funebri, per lesioni e maltrattamenti aggravati. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, dopo un litigio avrebbe colpito la convivente e il figlio minorenne intervenuto per calmarli.
La donna e il ragazzino sono stati soccorsi e medicati in ospedale, dove i medici hanno riscontrato lesioni guaribili in 8 e 5 giorni. L’imprenditore, invece, è stato rinchiuso nel carcere cittadino.

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