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«Dal 23 novembre sono sempre qua. Non sono un vigliacco». Forse i tifosi del Potenza non hanno pensato che Rosario Pellegrino, main sponsor dei rossobl, avrebbe potuto chiedere un risarcimento economico alla società per i danni di immagine ricevuti dal ciclone che ha investito Potenza. Non l’ha fatto per troppo amore.«Confermo che sono rimasto per dignità personale e per la voglia di combattere per Potenza solo sul campo». «La salvezza, a prescindere dalla sentenza che ci condanna, innanzitutto serve a tutti come un segnale di vita e di sportività – dice il main sponsor – Per quanto mi riguarda sarebbe proprio uno sfizio». Probabilmente come quello di diventare il presidente. «Potenza è la mia seconda città. Con i giusti ruoli io ci sarò anche in futuro, anche se non nego che ci sono tanti corteggiamenti per il sottoscritto a Salerno». L’idea: «Creiamo un’equipe di quattro-cinque imprenditori anche per non far spendere cifre allucinanti a nessuno. Con competenza, passione e costi giusti per tutti, puntando su un buon gruppo di giovani e qualche esperto si può vincere in due o tre anni. Ecco: un programma ammaliante mi tratterrebbe ancora a Potenza». «Che cosa offro? Competenza e passione. Ho pulizia morale e professionale, anche qualche conoscenza e credito nel mondo del calcio. Ma qui a Potenza serve aria nuova: bisogna tagliare con il passato sia recente che meno recente anche se è fondamentale che il substrato deve essere potentino. Arcieri e Galigani per le loro competenze e con i loro rapporti ci stanno già pensando».

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