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di FABIO AMENDOLARA

BOURNEMOUTH – Casa Restivo è nel tranquillo quartiere di Charminster. La villetta è uguale a tutte le altre: mattoncini rossi e pittura gialla. Dalla veranda che affaccia su via Chatsworth Road Danilo Restivo, indagato per l’omicidio di Elisa Claps e sospettato di essere l’assassino di Heather Barnett, la sua vicina di casa a Bournemout, inviò al Quotidiano le foto in cui mostrava una busta con due cartucce da guerra.
In quella casa abita da una decina d’anni. Da quando ha deciso di lasciare Potenza. A Bournemouth ha seguito prima un corso per ex detenuti. Poi ha lavorato come impiegato in un’azienda.
E ora è disoccupato. Come la sua compagna: Fiamma Basile Giannini, una decina d’anni più di lui, un matrimonio finito male sulle spalle e due figli a carico.
La coppia sbarca il lunario con i sussidi statali e fittando un paio di stanze a studenti italiani arrivati lì per imparare l’inglese.
Ieri mattina a Chatsworth Road la tensione è salita alle stelle. Il cronista dell’Ansa e l’inviato del Tg1 hanno bussato a casa Restivo e sono volati spintoni e insulti. Un giovane, forse uno dei figli della compagna di Restivo, ha assalito il cameramen della Rai, che si trovava ancora sul marciapiede e, quindi, sulla strada pubblica. «E’ volato un destro da ring alla telecamera», si legge in un lancio dell’agenzia Ansa. Il ragazzo è poi salito in macchina e ha abbandonato la villetta.
Danilo, invece, sembra un fantasma. E’ da quando hanno ritrovato il corpo di Elisa che non si vede in giro.
Una vicina di casa, che ha chiesto di restare anonima – scrive ancora l’Ansa – giura di averlo visto l’altro giorno nel giardino della sua abitazione.
Ieri pomeriggio la polizia – allertata quasi certamente da Fiamma – è tornata a far visita alla villetta. Grande cortesia nei confronti dei giornalisti ma bocca cucita sui due casi. I giornali locali inglesi scrivono che «la soluzione di uno dei due gialli porterà alla soluzione dell’altro».
Danilo aveva attirato le attenzioni della polizia britannica impegnata nelle indagini sull’omicidio di Heather Barnett, una sarta di 48 anni trucidata due anni prima nel bagno della sua abitazione. Che si trova di fronte a quella di Danilo. In quell’occasione Danilo fu interrogato, ma non incriminato.
La sorella di Heather ha riferito di aver saputo da Scotland Yard «che l’assassino è stato molto abile. Che non ha lasciato tracce di dna. E che è conosce bene come si fanno le indagini e come si ricercano le prove». Un libraio, amico di Heather, invece dice: «Il corpo fu trovato dai due figli di Heather che, scapparono i strada a chiedere aiuto. I primi a soccorrerli furono i Restivo.
Erano in due. Perché rimasero tutti e due con i bambini e uno dei due non entrò in casa?».
E poi c’è il mistero delle chiavi. La sarta, che era amica di Fiamma, dopo una visita di Danilo, che andò a commissionarle delle tende, non riuscì più a trovare le chiavi di casa.
Danilo aveva un alibi. Era al corso per ex detenuti. La polizia ha poi scoperto che il registro d’ingresso e d’uscita era stato manomesso. Qualcuno aveva alterato i dati di Danilo. Troppo poco però per accusarlo d’omicidio.
Anche in Italia la polizia è al lavoro. E’ alle prese con lo studio della scena del crimine. In attesa della perizia sui resti di Elisa. Poi, forse, ci sarà la svolta.

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