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Nell’ambito dell’operazione Eremo, condotta ieri dalla Polizia e che ha portato all’arresto di 63 persone per reati in materia di stupefacenti, sono stati definiti i contorni operativi d’una stabile associazione per delinquere attiva nel settore degli stupefacenti, operante non solo a Reggio Calabria ma anche a Milano e Messina e Cosenza. I referenti reggini dell’organizzazione, sarebbero i gestori della distribuzione di droga destinata anche al mercato di Cosenza. Gli episodi, che risalgono al 2005, sono stati ricostruiti sia attraverso attività investigativa tradizionale, che, mediante operazioni di controllo telefonico.
Le complesse indagini hanno evidenziato come l’articolazione cosentina avesse stabili contatti con alcuni pregiudicati della provincia di Reggio fra cui Giuffrè Antonino di 37 anni, detto anche “il barbiere” di Melito Porto Salvo e Sergi Michele di 36, di Platì, da cui acquistavano lo stupefacente ed entrambi raggiunti dall’ordine d’arresto della Procura di Reggio Calabria.
Fra i componenti del gruppo cosentino, rintracciati ed arrestati dalla Squadra Mobile – figurano Sabato Luca, nato a Cosenza di 32 anni; Fiore Luigi, di 31; Sabato Mario, di 40 anni e Parise Pasquale di 37 anni (i quattro nella foto) tutti con precedenti penali.
Nel corso delle perquisizioni domiciliari che hanno interessato le abitazioni degli arrestati cosentini, gli investigatori della Squadra Mobile di Cosenza pur non rinvenendo sostanza stupefacente hanno acquisito documentazione varia sulla cui natura sono in corso approfondimenti che non si esclude possano offrire spunti utili per un ulteriore locale sviluppo delle indagini.
L’Ordinanza per l’applicazione della misura cautelare è stata emessa nei giorni scorsi dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione dei Giudici per le Indagini preliminari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia che ritiene gli indagati cosentini ritenuti consapevolmente partecipi ad una più ampia associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti attiva anche a Cosenza.
Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente. L’operazione «Eremo» viene considerata la prosecuzione dell’omonima inchiesta di due anni fa, quando la polizia sgominò una gang ritenuta responsabile di una serie di attentati dinamitardi e danneggiamenti avvenuti nel 2003 nei quartieri Eremo e Condera di Reggio Calabria.
Da quel contesto investigativo è emersa la figura di Pietro Aiello, 30 anni, il quale è considerato come uno dei promotori del sodalizio smantellato ieri mattina. Durante l’attività di polizia giudiziaria si sono registrati alcuni arresti in flagranza di reato, un deferimento in stato di libertà ed il sequestro di notevoli quantitativi di droga. La fase più avanzata delle investigazioni ha consentito di individuare i canali di approvvigionamento di cocaina ed altro stupefacente. Uno di questi si trovava nel circondario di Melito Porto Salvo i cui promotori ed organizzatori sarebbero stati Antonino Giuffrè, 36 anni, suo fratello Gianluca ( 29), Antonino Flachi (39); Antonino Familiari (34), capofila dell’articolazione territoriale messinese della consorteria; Pasquale Parise (35) rappresentante cosentino della gang; Fortunato Stellitano, 45 anni originario di Melito Porto Salvo, capofila dell’articolazione territoriale milanese dell’organizzazione; Michele Sergi (36) e Luigi Virgara (35), entrambi di Platì , i quali sono sospettati di aver operato, in particolare, nel torinese e considerati personaggi chiave dell’indagine. I poliziotti del questore Carmelo Casabona hanno altresì proceduto all’individuazione dei responsabili e dei coordinatori delle filiere di distribuzione al dettaglio della droga venduta: dai fornitori operanti sul versante ionico reggino agli spacciatori dei quartieri Archi, Gallico, Gebbione, San Giorgio.

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