X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

di FABIO AMENDOLARA

SALERNO – Ha scansato i giornalisti che erano lì ad attenderlo, è entrato nel palazzo di giustizia e ha depositato la consulenza che stabilisce dove, come e quando è morta Elisa Claps. L’atto è stato subito secretato e, dicono gli investigatori, non è ancora a disposizione delle parti.
La consulenza tecnica del professor Francesco Introna, anatomopatologo dell’Università di Bari, stabilisce che Elisa è stata uccisa nel giorno della scomparsa, ovvero il 12 settembre del 1993, nel sottotetto della chiesa della Trinità, luogo in cui aveva appuntamento con Danilo Restivo. Lì i suoi resti sono rimasti fino al 17 marzo scorso, giorno del ritrovamento ufficiale. Lo dimostrano le macchie che ha lasciato sul pavimento il corpo nella fase di decomposizione.
La consulenza stabilisce anche che Elisa è morta per asfissia, forse strozzata.
Lo dimostrerebbe l’analisi dell’osso ioide, che si trova alla radice della lingua. Sull’osso ioide, che era stato prelevato nel corso dell’autopsia, si è focalizzato l’interesse del professor Introna.
Grazie alla reidratazione di alcune parti mummificate nella zona pelvica il consulente sarebbe riuscito anche a stabilire che c’è stata violenza sessuale.
Il peso dei cocci di alcune tegole che coprivano il corpo ha piegato due costole. Ma nella consulenza il perito sembra non abbia escluso che possano essere il risultato di una colluttazione. Così come – ma è un’indiscrezione non confermata da alcuna fonte ufficiale – sui resti ci sarebbe anche una ferita da taglio.
I difensori di Restivo hano presentato già ieri mattina una richiesta per estrarre copia della consulenza: a presentarla – sotto la dicitura «massima urgenza» – è stato il penalista salernitano Pasquale Borea, su delega dell’avvocato Mario Marinelli.
Anche la madre di Elisa aspettava di poter conoscere ieri i particolari della perizia medico-legale effettuata sul corpo della figlia.
Gildo, fratello di Elisa, esprime un pò di delusione: «La perizia è stata secretata, noi contavamo di poterne essere in possesso oggi per celebrare il funerale entro questa settimana. Questo è importante soprattutto per mia madre che sta aspettando da 17 anni». Secondo Gildo «gli investigatori vogliono aspettare gli ulteriori accertamenti di mercoledì prossimo». Ecco il perché della secretazione. Dice Gildo: «Capisco l’esigenza di mantenere riservata la consulenza. E dopo tutto questo tempo è necessario innanzitutto che gli accertamenti siano fratti per il meglio, in modo che non si sbagli più. Ovviamente noi speriamo che almeno il filone di indagini sull’esame autoptico venga chiuso definitivamente il prima possibile».
Poi parla dei funerali: «Adesso la speranza è che i funerali possano celebrarsi la settimana prossima». Poi Gildo Claps, in una dichiarazione rilasciata all’agenzia Ansa, si scaglia contro Danilo Restivo, unico indagato per omicidio, violenza sessuale e occultamento di cadavere: «Sulla posizione di Restivo voglio dire ancora una volta che sono 17 anni che ne chiediamo l’arresto. Sussistono tutte le esigenze cautelari per arrestarlo».
L’avvocato di Restivo, un paio di settimane fa, ha detto che il suo cliente è tranquillo. E che non è mai stato in quel sottotetto. E’ anche disponibile alla prova del dna. I magistrati di Salerno, però, questo particolare non l’hanno ancora valutato.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE