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Tre cittadini extracomunitari sono stati tratti in arresto dagli agenti della Polizia di Stato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Si tratta di due tunisini di 23 e 32 anni e di un marocchino di 30 anni.
I tre sarebbero i promotori della rivolta scoppiata all’interno del Centro di identificazione ed espulsione ‘Sant’Anna’ di Isola Capo Rizzuto (Kr) tra gli stranieri che intendevano allontanarsi dalla struttura nella quale sono attualmente trattenuti, in tutto circa cinquanta persone.
Gli extracomunitari hanno inscenato un’animata protesta, asserragliandosi all’interno dei moduli abitativi, danneggiando le strutture murarie e lanciando pietre, calcinacci e pezzi di marmo contro il personale in servizio di vigilanza. Alcuni sono riusciti a raggiungere il tetto di un edificio lanciando materiale vario mentre altri si sono aggrappati alle reti perimetrali, nel tentativo di sfondarle e scappare.
Sono quindi intervenuti gli agenti della Questura che, in collaborazione con le altre forze dell’ordine in servizio al Cie, dopo aver sedato la protesta, hanno identificato e arrestato i tre stranieri che l’avrebbero organizzata con l’intento di ottenere il rilascio dalla struttura ed evitare l’espulsione dal territorio dello Stato.

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