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«”Tutti a casa” è il messaggio che 28 e 29 marzo i calabresi hanno deciso di dare all’intera classe dirigente del Pd. Questa dura sconfitta ha molti padri e cosa ancora più grave ha una lunga gestazione da ricercare all’interno del partito e del governo regionale». E’ quanto afferma, in una nota, Giovanni Russo, consigliere comunale di Vibo che chiede le dimissioni del segretario regionale del partito Carlo Guccione e sollecita quello nazionale Pierluigi Bersani a disporne il commissariamento per arrivare ad un nuovo congresso. «Il 25 ottobre – afferma Russo – le primarie hanno incoronato Carletto Guccione segretario regionale con un’ampia maggioranza, il nuovo partito annunciato in fase congressuale si è trasformato in poco tempo in una monarchia assoluta ma non illuminata, dalla proclamazione ad oggi infatti il nostro segretario non ha ancora nominato un esecutivo regionale che secondo la statuto dovrebbe affiancarlo nella gestione del partito, specialmente in questa fase cruciale per le sorti del governo regionale. Il PD calabrese è infatti l’unica federazione regionale nella quale l’organo esecutivo non è ancora stato nominato e nel quale gli altri organismi di partito funzionano solo per andare a ‘contè fratricide. «All’orizzonte – conclude Russo – si vede una sola strada per recuperare la fiducia dei calabresi e la dignità di persone impegnate in politica: il segretario si presenti dimissionario davanti agli organismi dirigenti di quello che resta del PD calabrese e vada a casa, insieme a chi da trent’anni pensa solo al suo personale personale tornaconto scoraggiando nuove generazioni ad entrare nel partito insieme a chi ha avuto responsabilità di governo regionale e le ha usate solo per bassa clientela. I deputati ed i senatori che non si sono spesi per nulla in questa come in tante altre elezioni rimangano pure a Roma, ma non si presentino fra tre anni a cercare una ricandidatura, noi vogliamo scegliere i nostri rappresentanti tra coloro che sanno esserci vicini nell’attività politica e legislativa». «Chiediamo al segretario Bersani – sostiene ancora Russo – un rapido commissariamento che porti presto ad un nuovo congresso e che affidi il partito a chi finora non ha avuto la possibilità di gestirlo e con la collaborazione di chi ha persino avuto impedimenti a dare il proprio contributo. Liberiamo le nostre energie, è arrivato il nostro tempo è l’ora della nostra responsabilità».

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