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Delusione in casa Vigor. Non è bastato un buon primo tempo ai lametini per rimanere in corsa per i gradini più alti della classifica. Biancoverdi battuti di misura dal Rosarno che oltre la vittoria porta via ai lametini anche i sogni di gloria. Dopo due vittorie e un pareggio la Vigor Lamezia perde per l’ottava volta in questo campionato e vede allontanarsi Milazzo, Trapani, Avellino e lo stesso Rosarno che invece continua la sua rincorsa alla capolista portandosi a sole quattro lunghezze dal Milazzo. Hanno pesato tra le fila vigorine le assenza di Cosa, Perrelli, Lattanzio e Mangiapane, infortunatosi alla vigilia del match e sostituito dal debuttante Paonessa, come sul risultato finale hanno pesato due episodi da moviola come il calcio di rigore non concesso sullo 0 a 0 ai lametini e un gol fantasma. Su un corner battuto da Catania infatti i biancoverdi giurano che il portiere rosarnese ha respinto il pallone oltre la linea bianca. Contestato anche il rigore trasformato dall’ex Di Maio, concesso con «troppa superficialità» dal direttore di gara al Rosarno, secondo quanto ha avuto modo di sottolineare a fine partita Fabrizio Maglia, direttore sportivo dei biancoverdi.
Per la Vigor questo risultato è pesantissimo. Ora l’unica speranza per tornare fra i professionisti restano i play off.

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