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di CARLO TANSI*
Leggo la lettera dell’ingegner Versace apparsa sul Quotidiano del 16 aprile 2010, in risposta ad alcune mie opinioni espresse sul suo operato, e replico. Una premessa. L’ingegner Versace coordina il Gladis, struttura istituita da Loiero per pianificare gli interventi di sistemazione idrogeologica dei paesi colpiti dalle calamità dell’inverno 2008-09. Riassumo le mie critiche: 1) nel Gladis non c’era l’ombra di un geologo che, principale attore nella riduzione del rischio idrogeologico, non può essere escluso da un così importante contesto decisionale per fronteggiare una calamità senza precedenti. 2) Pochi giorni prima delle elezioni appena passate (guarda caso), su indicazione del Gladis, la Regione Calabria, concedendo 172 milioni di euro ai paesi colpiti dal maltempo 2008-09, ha richiesto ai sindaci un “master plan” propedeutico ai progetti di sistemazione idrogeologica da redigere entro il 30 aprile 2010. Seguendo le cervellotiche “linee guida per la redazione dei master plan” (un interminabile elenco di documenti e carte, per la cui produzione non basterebbe un anno), i Comuni dovrebbero redigere un “grande piano” (traduzione di “master plan”) in meno di 2 settimane! 3) Tutto ciò penalizza fortemente geologi, ingegneri e architetti calabresi, venuti a conoscenza solo a ridosso delle elezioni – a giochi fatti – dei master plan e delle linee guida, a vantaggio probabilmente di chi ne conosceva in netto anticipo i contenuti (al momento dell’aggiudicazione dei lavori di progettazione vedremo). 4) Non sono state previste voci di spesa per le spettanze ai liberi professionisti che devono redigere i master plan. E ora risponderò punto per punto alle affermazioni di Versace (in virgolettato). 1) Afferma: “marcando una distanza netta dal presidente uscente della Regione Calabria il dottor Tansi vuole salire sul carro del vincitore” a elezioni avvenute. Risposta: molti conoscono le aspre e sacrosante critiche mosse in passato alla giunta Loiero. Nel 2007 mi sono dimesso da vicepresidente dell’Ordine dei geologi della Calabria per denunciare la mancanza di controlli sui progetti presso gli uffici regionali, suscitando un’eco mediatica vasta al punto da rappresentare l’argomento principale di Presa diretta di Riccardo Iacona del 13 settembre scorso (Rai3 nazionale): è stato dimostrato, con l’ausilio di telecamere nascoste, come presso l’ufficio dell’ex Genio civile di Cosenza sia possibile ottenere l’approvazione di progetti inventati di sana pianta! Attilio Sabato (direttore di Ten) e Sergio Tursi Prato (Telitalia) ricordano quante volte sia stato loro ospite per muovere critiche ragionevoli e costruttive all’operato della regione Calabria e del Gladis. Anche in qualità di membro del Comitato di Indirizzo (Opcm n. 3741 del 18/2/2009) coordinato sempre da Versace, avevo evidenziato l’ineludibilità (e-mail inviata al Comitato il 25 maggio scorso) degli interventi urgenti prescritti dall’Opcm; risultato: è trascorsa invano l’intera estate senza prevedere un solo intervento preventivo per fronteggiare quell’incombente stagione invernale 2009-2010 che ha poi inferto il colpo di grazia a una regione già alle corde. Duole constatare che i lavori non potranno partire prima della primavera 2011. Versace la butta dunque sulla politica (scrive anche “rimarrò tranquillamente di sinistra”). Che c’entra la politica? Sono stato accanto all’istituzione Provincia di Cosenza (di centrosinistra) per superare le drammatiche emergenze dei due ultimi inverni e continuerò a esserlo per pianificare un’azione preventiva a lungo termine. Che c’è di male, negli interessi della collettività, ad avere un rapporto istituzionale con un’amministrazione e al contempo criticare (costruttivamente) l’operato di un’altra amministrazione dello stesso colore politico? 2) Ritiene le mie critiche ai master plan “tardive dal momento che il piano degli interventi era noto già da alcuni mesi”. Risposta: non è certo colpa mia se i master plan sono spuntati pochi giorni prima delle elezioni. Perché si è aspettato così tanto tempo dal momento che “era noto già da alcuni mesi”? 3) Afferma: “il master plan è uno studio semplice da attuare in pochi giorni”. Se era così perché non l’ha redatto il Gladis? Invito geologi, ingegneri e architetti a esaminare le “linee guida per la redazione dei master plan” per avere un loro autorevole conforto in questo mio profondo momento di smarrimento. Ma poi si contraddice: “le linee guida sono troppo difficili da realizzare e quindi devono essere semplificate”. e lo smarrimento aumenta. 4) Afferma che il mio obiettivo è “eliminare i master plan”. Vero: geologi, ingegneri e architetti hanno tutte le competenze per progettare gli interventi e non hanno bisogno dei “master plan” di illuminati luminari. 5) Sottolinea che del Gladis fa parte anche “il direttore dell’Istituto di Ricerca Irpi del Cnr del quale il dottor Tansi è dipendente”. E’ vero: il “dottor Tansi” dal 1990 è un geologo ricercatore del Cnr e dal 1997 è anche professore incaricato Unical. Però il “dottor” Tansi non rinuncerà mai a restare una persona libera che da sempre si è apertamente esposta per denunciare ingiustizie che avvantaggiano pochi “eletti” a scapito della collettività calabrese. PS: l’appellativo “ingegnere” qui da me utilizzato vuole rimarcare la nota inclinazione del professor Versace a “invadere” il campo dei liberi professionisti (ingegneri in primis). oltre che quello dei politici. ingegner Versace che da oltre vent’anni è l’incontrastato “Deus ex-machina” nella mitigazione del rischio idrogeologico in Calabria, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti i calabresi.

*Geologo

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