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Gli ex lavoratori di alcune aziende dell’Alto Tirreno cosentino, la Foderauto Bruzia, la Intek e la casa di cura Spinelli di Belvedere Marittimo parlano di «beffa per il fatto di non poter usufruire della mobilità in deroga, come previsto dalla legge e dall’accordo sottoscritto dall’ex assessore Mario Maiolo nel dicembre dello scorso anno».
Nel comunicato da loro emanato, si sottolinea anche «il forte disagio alimentato dal blocco delle richieste di mobilità in deroga per il 2010 così come previsto dalla legge 191 del 2009. Il provvedimento riguarda centinaia di lavoratori che, oltre ad avere perso il lavoro, non beneficiano di alcuna forma di sostegno al reddito» Secondo gli stessi lavoratori, inoltre, «gli accordi istituzionali sottoscritti per il 2009 anche decretati, per ragioni incomprensibili non si sono concretizzati con atti, così come vi sono accordi istituzionali sottoscritti che, non essendo ancora decretati, creano un danno enorme ai tanti lavoratori privi di ogni forma di sussidio. Tutto ciò sta creando un forte allarmismo nel territorio, che ha pagato il prezzo più alto in questi anni con la chiusura e lo smantellamento di pezzi importanti del tessuto industriale. Ma ciò che temiamo di più – dicono ancora i lavoratori – è che dietro tale accordo non ci sia la prevista copertura finanziaria. Insomma firme messe su documenti a scopi elettorali durante la campagna per le regionali».
«Nei prossimi giorni – conclude la nota – chiederemo alla Regione e al neo assessore al Lavoro d’impegnarsi per sanare tale difficile situazione e mettere la parola fine ad una situazione allarmante che rischia di esplodere e che non è più governabile neppure dalle organizzazioni sindacali».

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