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di Daniele Masiello
LAVELLO – A meno di una settimana dai festeggiamenti in onore del Santo Patrono della citadina dauna, San Mauro, un fatto di cronaca ha sconvolto i lavellesi. Come consuetudine l’ultimo venerdì del mese di aprile i lavellesi si recano in pellegrinaggio nella vicina terra di Capitanata alla volta del Santuario della Madonna Incoronata.
I festeggiamenti in onore della Vergine terminano con la processione della domenica successiva che quest’anno è coinciso con la feste dal 25 aprile.
La Cattedrale resta aperta al pubblico e le strade cittadina si riempiono di fedeli e semplici curiosi.
Approfittando dell’assenza del parroco, Don Vito Comodo, e dell’insolita mancanza di fedeli in chiesa, nel pomeriggio di domenica, presumibilmente tra le 17 e le 18 due malviventi si sono introdotti nella chiesa del Santo Patrono nel Rione Pescarello e hanno sottratto dal capo della statua la mitra. Immediatamente sono scattate le indagini con conseguente mobilitazione da parte dei Carabinieri della locale stazione.
Una caccia al ladro che non ha lasciato scampo ai due malviventi tratti in arresto poche ore dopo, alle 21.30 circa. Recuperata la refurtiva contestualmente restituita al Parroco della Cattedrale.
Le segnalazioni dei fedeli e dei residenti in zona hanno permesso ai Carabinieri di individuare i due ladri.
Si tratta di Giovanni Ciaci di 39 anni e Alfonso Di Chiano di 30 entrambi residenti nella cittadina dauna e noti alle forze dell’ordine.
Bloccati dai militari i due hanno confessato e segnalato ai carabinieri nel luogo in cui avevano nascosto la refurtiva, una casa abbandonata nel centro storico nei pressi della chiesa madre.
Indignazione tra i fedeli ma soprattutto tanta rabbia a stento trattenuta dal parroco Don Vito Comodo e dal tesoriere della parrocchia, Franco Finiguerra che hanno salvato i due da un sicuro linciaggio.
I due erano stati già in passato addirittura aiutati del parroco della cattedrale.
Pare abbiamo agito approfittando della chiesa svuotatasi in occasione della processione in onore della Madonna Incoronata.
A fare la scoperta uno dei componenti del comitato Feste Patronali che ,entrato in chiesa per la novena in onore del santo Patrono, si è accorto della mancanza della mitra. Immediatamente è scattato l’allarme ed è stata data la notizia durante la messa.
Tante le segnalazioni e la collaborazione dei fedeli che ha consentito ai militari di individuare i ladri già noti per reati contro il patrimonio.
In passato i altri ladri avevano sottratto al santo Patrono il pastorale che fu recuperata poco dopo. La mitra, sottratta, non era quella originale e preziosa custodita in cassaforte ma una copia che comunque per il pregio della lavorazione ha un valore non trascurabile.

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