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di Renato Carpentieri

L’altra mano è pronta. Il Matera con la vittoria nel round d’andata a Voghera ha messo una mano sul trofeo, ma oggi toccherà mettere l’altra e innalzarla al cielo in maniera meritata. Perchè c’è da rispettare il Voghera, per carità. Ma il cammino dei biancazzurri è stato davvero impeccabile e non ci sono state mai occasioni in cui è uscito dagli scontri che ha superato per dubitare sul passaggio del turno. Anche quando in panchina sedeva Pino Giusto ( che ha contribuito fino alla doppia sfida nei quarti con il Sapri). Casarano e Sapri gli ostacoli più duri, ma al confronto con il calcio non del girone H non c’è stata storia. E questo è il concetto che consente al Matera di poter nutrire un vantaggio importante.
Perchè davanti a settemila, o forse più, tifosi non sarà certo più facile per il Voghera che dovrà segnare almeno due reti per tornare in partita. Coreografie, grandi ritorni ma è chiaro che la differenza dovranno farla loro: i calciatori. Le motivazioni possono essere vendute in casa biancazzurra, perchè questa squadra ha un’anima ed una identità tattica importante. Non ci saranno gli squalificati Mazzoleni e Bartoli, ma chi li sostituirà non sarà da meno. L’occasione per scrivere un’altra pagina di storia, quella del ritorno che vale il trofeo, è troppo ghiotta e per gente che ha calcato i campi professionistici in passato è soprattutto l’occasione per vincere a Matera, dove non è certo come da altre parti. In 400 a festeggiare la vittoria del campionato a Mugnano. L’anno scorso nella gara contro il Matera che valeva la promozione in Seconda divisione a Brindisi erano in 4000, ma a situazioni invertite lo stadio a Matera non sarebbe bastato, come accadrà oggi. La vittoria della Coppa Italia serve esclusivamente a conquistare crediti importanti in chiave ripescaggio. Negli corridoi federali si dice che vale la Seconda divisione perchè sono molte le squadre in difficoltà e potrebbero esserci tanti posti liberi, anche a garantire l’obiettivo a chi perderà oggi (chiaramente col Matera avvantaggiato nei confronti del Voghera, visto il bacino d’utenza e il capoluogo di provincia e tanti altri aspetti).
SOSTENERE, E POI FESTEGGIARE- Non sono mancati gli appelli da parte di dirigenti e atleti a riempire lo stadio per sostenere la squadra e non con l’idea di venire ad una festa. Quella, ci sarà alla fine. Ma tutto è ancora da giocare e solo con la consapevolezza di dover sudare ancora novanta minuti si potrà dare sfogo a tutto il resto. Certo, la vittoria dell’andata regala degli indubbi vantaggi al Matera ma nel calcio ogni partita ha una storia a se e i fattori che possono condizionarla sono davvero tanti. A cominciare dal tipo di arbitraggio. Certo, il Matera dovrà dimostrare di essere più forte di tutto e tutti. L’aria che si respira è quella giusta, d’altronde l’esperienza di Gino Dimitri e Roberto Rizzo con tutto il resto dello staff, è di quelle che regalano tranquillità ad una tifoseria che non vede l’ora di mettersi alle spalle sedici lunghi anni di bocconi amari ed umiliazioni per una piazza sportiva che anche oggi sta dimostrando di non meritare l’anonimato dela serie D, considerando pubblico e società che sono senza dubbi di categoria superiore.
LA SQUADRA CI CREDE- Tutti aspetti che, però, valgono relativamente perchè Martinelli e compagni sono carichi al punto giusto e possono contare sull’importante recupero di Diego Albano. Non è lo stesso non averlo. Anche a livello mentale. Certo, è una gara attesa da sempre per coloro che sono anche nati nella città dei Sassi, ma anche per tutti gli altri vincere in una piazza del calibro di Matera vale tanto per le rispettive carriere.
Volti di chi è carico al punto giusto ieri nell’ultima seduta d’allenamento, ma come al solito nessuna indicazione da parte di Roberto Rizzo su chi andrà in campo. Ci sono delle certezze però. Leta, è una di queste. Toccherà a lui essere il vice Mazzoleni. Al suo fianco Martone e forse Conte. In avanti Logrieco, Albano e Carretta sembrano avere già la maglia addosso, come pure Gennaro D’Angelo tra i pali. Martinelli e Manetta ci saranno. Savino pure, ma non è scontato che sarà lui l’esterno sinistro in quanto potrebbe esserci una novità a metà campo con l’inserimento di Di Fausto e l’arretramento a sinistra di Conte con Savino centrale a fianco di Martinelli. Ipotesi, come pure l’inserimento di Alassani dall’inizio con due under sugli esterni di difesa.
COPPA IACINTO E NON ITALIA- Nell’anno dell’ultimo salto in C2 nel 1990-91, con la guida di Marcello Pasquino il Matera conquistò la coppa Iacinto, uguale alla poule scudetto di adesso e che si giocava tra le squadre vincenti, perchè ogni due gironi c’era una promozione. Ma non era coppa Italia, ma trofeo Iacinto e tra l’altro era l’ultima edizione quando il Matera battè l’Aosta a Bovalino in finale.
AUTORITA’ LOCALI E SPORTIVE Impossibilitato a partire alla volta di Matera, a causa di impegni istituzionali, per assistere alla gara di ritorno di Coppa Italia, il sindaco Carlo Barbieri ha preso carta e penna ed ha scritto una lettera alla società ed ai giocatori rossoneri chiedendogli di portare la coppa in Lombardia. Dalla società biancazzurra è partito l’invito per il neo sindaco di Matera, Salvatore Adduce che dovrebbe essere presente.Ci sarà Giorgio Perinetti, Gino De Canio e altre personalità del mondo calcistico. La premiazione sarà effettuata dal vice presidente vicario della Lnd, Alberto Mambelli, dalle cui mani Martinelli o Bandirali riceveranno la coppa Italia 2009-10. . Presente anche il segretario dell’Interregionale, Mauro De Angelis, il consigliere Luigi Barberio. Inoltre sarà presente il presidente della Figc di Basilicata, Pietro Rinaldi e quello di Puglia, Vito Tisci.
TANTE STORIE-E’ ARRIVATO il giorno della tanto attesa finalissima di Coppa Italia tra il Matera e il Voghera. Una gara importante per le due cittadine, per le società e per le tifoserie. A Matera era ormai da tanto tempo che non si vivevano dei momenti magici come quello che culminerà questo pomeriggio nella sfida tra due team vogliosi di alzare al cielo il trofeo tricolore.
In città, ormai da qualche settimana, è iniziata la caccia al biglietto. Nessuno, o quasi, vorrà perdere la finalissima, vorrà perdere la gara che potrebbe entrare nella storia del calcio materano e lucano. Sicuramente il XXI Settembre – Franco Salerno si riempirà oltremodo, tanti saranno i tifosi che siederanno sulle gradinate, in tribuna.. tanta sarà la gente che ha già vissuto in passato e che conserva, con un ricordo forse sbiadito, le vicende più importanti che il calcio della città di Matera e che oggi le vorrà rivivere. Partendo dalla mitica promozione in serie B, la fine degli anni ’70 alla festa, nella stagione 1990-91, quando ci fu il grande ritorno in serie C2 con Marcello Pasquino, alla promozione-ripescaggio in serie C1 e al successivo declino e il ritorno in maniera mesta in serie D. Insieme a chi ha seguito da sempre la storia del Matera ci saranno anche i più giovani, che vivranno per la prima volta un appuntamento importante per il calcio della città dei Sassi. E’ il caso del piccolo Paolo, 11 anni, che verrà a vedere la gara con lo zio, oppure di Marco che, insieme al papà sarà al XXI Settembre. Poi c’è il caso di Giuseppe, che ha deciso di non prendere la pausa pranzo a lavoro pur di arrivare in tempo alla partita. “Con il mio collega abbiamo deciso di rinunciare alla pausa per arrivare in tempo al match contro il Voghera, importantissimo per noi tifosi e per la città”.
In generale la gara contro il Voghera non ha mobilitato solamente i materani residenti a Matera ma anche quelli che per svariate ragioni, di studio o di lavoro, sono fuori. La passione per i colori biancazzurri ha spinto molti materani ’emigrati’ a ritornare ‘in patria’ solamente per vedere la partita, come Angelo che è riuscito a strappare un ‘uscita anticipata’ dal lavoro per arrivare, da Sibari, in tempo per la gara più importante della stagione. “Noi tutti vogliamo che la coppa Italia resti a Matera – ha spiegato. Siamo convinti che ce la potremo fare, il Matera giocherà con il vantaggio di aver vinto a Voghera il match d’andata, poi sarà sostenuto da noi tifosi che non faremo mai mancare il calore ai nostri beniamini”. Poi c’è l’esempio di Nicola, che studia a Pisa, e che ha deciso di scendere a Matera appositamente per vedere la partita. “Non potevo perdere questo importante appuntamento – ha esclamato. Sono molto emozionato, in questi giorni ho visto e rivisto le foto della gara d’andata, sul sito ufficiale del Matera, dunque non potevo assolutamente mancare e perdermi delle emozioni dal vivo. E’ una gara molto importante, il Matera parte avvantaggiato per via della vittoria conquistata a Voghera, ma dovrà comunque stare attento ai lombardi che non avranno nulla da perdere e che fuori casa hanno dimostrato di avere una marcia in più. Noi universitari saremo in tanti a scendere per vedere la partita, ci sono altri amici che studiano a Siena, Firenze, Roma e Bologna che hanno deciso, come me, di non mancare a questo importante evento”.
Dagli universitari fuori sede ai materani della provincia. Ragazzi, tifosi, di Pomarico, Ferrandina, Montesaglioso saranno presenti, tutti insieme, per tifare una sola squadra: il Matera. In una bolgia biancazzurra che ha voglia di esplodere dopo sedici anni e con il salto di qualità davvero a portata di mano.
Lorenzo Tortorelli
sport@luedi.it

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