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Nelle prime ore della mattinata odierna la Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro, ha eseguito otto ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip Distrettuale di Catanzaro. La complessa ed articolata indagine, ulteriore fase dell’operazione denominata «Terminator», è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro ed ha fatto luce su diversi fatti omicidiari, tutti di chiara matrice mafiosa, consumati tra il 1999 ed il 2000. Per citare i più significativi, l’eliminazione di Francesco Bruni senior, detto «bella bella», (in foto) e dell’anziano, ma autorevole, Antonio Sena, entrambi personaggi di primo piano della ‘ndrangheta. Nell’indagine sono stati ricostruiti tre omicidi ed un tentato omicidio. Gli investigatori, coordinati dalla Dda di Catanzaro, si sono avvalsi delle dichiarazioni di una decina di collaboratori di giustizia e di numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali. Il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, nel corso della conferenza stampa, ha evidenziato che «si è fatta luce su uno dei periodi più cruenti della guerra di mafia nel cosentino. Abbiamo realizzato un lavoro attraverso il quale siamo giunti ad individuare esecutori e mandanti di tre omicidi tra cui quello di Antonio Sena, avvenuto nel 2000, che è sicuramente tra i più importanti».
Il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, ha detto che «si tratta di un lavoro di legatura di dichiarazioni di collaboratori di giustizia e di riscontri attraverso le intercettazioni. È emersa una saldatura confederativa tra le cosche degli zingari di Cassano e quelle di Cosenza».
I responsabili regionale e di Catanzaro della Dia, Francesco Falbo ed Antonio Cannarella, hanno ribadito che «gli omicidi commessi nel corso della guerra di mafia erano finalizzati a dimostrare chi aveva il comando sul territorio».
L’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata a Francesco Abbruzzese, di 40 anni, di Cassano allo Jonio, già detenuto; Mario Gatto (40), di Cosenza; Giuseppe Perri (55), di Acri, già detenuto; Angelo Colosso (37), di Cosenza; e Walter Gianluca Marsico (43) di Cosenza.
Sono invece latitanti Ettore Lanzino (55), di Cosenza; Nicola Acri (30), di Rossano, e Francesco Presta (50), di Roggiano Gravina. Gli omicidi scoperti sono quelli di Francesco Bruni senior, compiuto nel luglio del 1999, Antonio Sena, compiuto nel 2000, e Primiano Chiarello, nel giugno del 1999, mentre il tentato omicidio è quello di Esposito Umile.

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