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E’ intorno al porto di Gioia Tauro che gravita il progetto di attrattiva del governo della Calabria verso investitori cinesi. È infatti di ‘Regione Portò che ha parlato l’assessore alle attività produttive della Regione, Antonio Stefano Caridi, ai cinesi durante la missione in concomitanza con l’inaugurazione dell’apertura dello stand della Calabria all’interno del padiglione italiano all’Expo di Shanghai. «La Regione Calabria – spiega all’ANSA l’assessore Caridi – si presenta come ‘Regione Portò al fine di sostenere l’importanza delle strutture portuali per lo sviluppo delle civiltà e per sottolineare la funzione strategica ricoperta da un porto come quello di Gioia Tauro, sia per la crescita dell’economica locale, che per lo sviluppo di una rete economico-commerciali nel Mediterraneo». Per questo Caridi ha spiegato nei diversi incontri che ha avuto a Shanghai, come Gioia Tauro sia non solo in una posizione strategica nel Mediterraneo rispetto alla rotta Suez-Gibilterra, ma anche come il porto sia circondato da due aree industriali con incubatori in imprese. Ma punto di forza della promozione di Gioia Tauro è sicuramente l’aspetto economico-commerciale. «Oltre alle grandi potenzialità logistiche del porto già dimostrate, con una quota di oltre 3 milioni di container movimentati in un anno – aggiunge Caridi – la presenza di una zona franca, l’istituzione della zona di libero scambio euro-mediterraneo a partire da quest’anno, sono sicuramente grandi attrattive, come la realizzazione del nuovo terminal ferroviario. Non solo: con il nostro programma ‘InvestinCalabrià, la Regione mette a disposizione finanziamenti in conto capitale o a fondo perduto, finanziamenti in conto interessi, credito d’imposta e concessioni di garanzia». Non si è parlato di solo porto. A Shanghai l’assessorato di Caridi ha puntato molto anche sulla ricerca, partecipando ad una conferenza all’università della capitale economica cinese. «Da anni – conclude l’assessore – le nostre università hanno accordi con alcune cinesi per scambi di studenti e di laureati nei campi dell’innovazione tecnologica. Speriamo di poter realizzare un polo attrattivo per imprese, con collaborazione con centri di ricerca e sviluppo. In questo modo potremmo creare un volano anche per dare più risalto a nostri settori strategici come turismo, industria, nautica, oreficeria, arredamento, agroalimentare, agroindustria, energie rinnovabili».

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