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Armati di scatole vuote e striscioni, ricercatori e studenti dell’Università della Calabria hanno protestato questa mattina nell’ateneo di Arcavacata. Il corteo si è mosso dalla Biblioteca e ha raggiunto il rettorato. Studenti e docenti precari si sono mobilitati contro i tagli previsti dal ddl Gelmini. «Il disegno di legge – hanno detto i manifestanti – penalizza i ricercatori precari. Il bilancio segna il 100% in meno di risorse destinate alla ricerca. Siamo qui per difendere il diritto allo studio e l’università pubblica». I manifestanti hanno anche attuato quello che si indica come flash-mob, la simulazione di morte su un lungo lenzuolo sul quale si sono sdraiati. «Noi moriamo per finta – hanno detto – ma l’università muore davvero». Al termine della manifestazione è stato occupato, in maniera simbolica e pacifica, il Rettorato.

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