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Si è svolta a Catanzaro Lido l’assemblea sindacale unitaria regionale delle lavoratrici e lavoratori della scuola calabrese (Dirigenti, Docenti, Ata).
La manifestazione, riferisce un documento, si è svolta «alla presenza di un considerevole numero di operatori della scuola in rappresentanza di tutte le categorie che hanno letteralmente invaso la palestra del «Fermi» a testimonianza dello stato di tensione con cui oggi la scuola calabrese vive la preoccupazione sui tagli degli organici e sul futuro della scuola pubblica in Calabria. In una terra – si legge ancora – destinata a vivere, a causa dei continui ed ingiustificati tagli agli organici, il dramma dell’emigrazione perpetua con la certezza che ciò causerà un impoverimento culturale di cui la nostra Calabria non ha proprio bisogno, anzi necessiterebbe di un forte investimento nella scuola pubblica che è l’unica istituzione in grado di garantire ai giovani calabresi di vincere la scommessa sul loro futuro e sul futuro della nostra Regione, che vive giornalmente con una illegalità diffusa, con un alto tasso di abbandono scolastico e con un analfabetismo di ritorno tra i più alti d’europa e con un mercato del lavoro che non da prospettive a nessuno. È emersa forte l’esigenza di proseguire l’azione di lotta sul territorio al fine di sensibilizzare soprattutto l’opinione pubblica su un problema che non può non riguardare l’intera comunità calabrese per i riflessi che la perdita di un solo posto di lavoro può avere per l’intera economia della nostra Regione».
Al termine dell’Assemblea si è convenuto di indire a livello di singola provincia «in maniera unitaria con il coinvolgimento di tutte le Organizzazioni Sindacali firmatarie del presente documento, dei sit -in di protesta, con la partecipazione anche di rappresentanze di genitori e di studenti davanti alle Prefetture e alle articolazioni territoriali provinciali dell’USR della Calabria per essere sentiti dai rappresentanti delle predette istituzioni in modo che il problema della scuola pubblica calabrese, le sue difficoltà e le sue paure possano emergere con tutta la sua forza agli occhi dell’opinione pubblica locale e nazionale. A livello di singola provincia – conclude la nota – l’azione sarà svolta con il coordinamento delle locali segreterie provinciali di ciascun sindacato».

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