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«L’Autostrada del Mare Corigliano-Catania in pochi giorni ha fatto una fine peggiore della Salerno-Reggio Calabria». Ad affermarlo è il segretario regionale della Uil, Bonaventura Ferri che sottolinea: «Dopo pochi giorni di attività la linea è ora bloccata a causa dei lavori di adattamento della banchina non effettuati. I lavori dovevano essere terminati in 10 giorni, ma ad oggi, non solo non sono stati ultimati ma pare non ci siano al porto nemmeno “lavori in corso” di attività.
La linea di traghetti Corigliano-Catania doveva servire anche e soprattutto per decongestionare il traffico della A3. Il servizio al momento è stato attivato in maniera sperimentale per un anno, ma non può esserci nessun dubbio che la sperimentazione deve consistere nella piena attivazione del servizio, apprezzandone l’utilità e confermandone così la normale e piena istituzione definitiva. Non è tollerabile invece pensare che la sperimentazione possa servire a dimostrare che in Calabria non si riesce a fare niente di buono».
«Così adesso il porto di Corigliano – prosegue Ferri – vede l’interruzione di questo importante servizio pubblico, oltre alla mancanza dei servizi essenziali alla sicurezza del porto come i Vigili del Fuoco che potrebbero invece essere attivati subito. Nelle scorse settimane abbiamo sollecitato l’attenzione del Presidente dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro in considerazione del fatto che, la piena attivazione dell’autostrada del mare, con tutte le sue strutture accessorie, rappresenta un obiettivo di primaria importanza per la Calabria, sia dal punto di vista strategico che occupazionale, ma ad oggi non abbiamo ricevuto segnali». «In realtà- conclude – per attivare appieno infrastrutture e servizi importanti come questi servirebbe probabilmente una maggiore ‘Responsabilità Portuale’».

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