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Non per una visita di cortesia nè per espletare un rituale. E’ stato subito chiaro l’assessore alla Sanità della Regione, Attilio Martorano nella sua prima visita ufficiale al San Carlo di Potenza. L’assessore è arrivato nel maggior ospedale della Basilicata accompagnato dal direttore generale del Dipartimento regionale alla Sanità, Pietro Quinto. Ad attenderlo il direttore generale del nosocomio potentino, Giovanni De Costanzo, il direttore sanitario Agostino Pennacchia e quello amministrativo Antonio Pedota. Subito è stato presentato a Martorano un report dettagliato della situazione economica e di programma del San Carlo.
Dalle fonti ufficiale, la visita è stata giudicata “intensa”. Dopo l’analisi delle “carte”, Martorano e Quinto hanno fatto visita ad alcuni reparti considerati strategici, e poi hanno incontrato il personale sanitario dell’ospedale potentino nell’Auditoriun della struttura. Prima dei saluti la delegazione assessorile ha fatto un sopralluogo della nuova palazzina degli uffici in via di ultimazione.
Ovviamente siamo all’inizio del mandato e il neo assessore Attilio Martorano sta iniziando a farsi un’idea del mondo sanitario lucano e del delicato compito che lo attende. Ma il piglio è quello decisionista e deciso già noto nella sua esperienza come presidente di Confindustria. Chiaro che non è semplice, ma l’assessore ha spiegato il proprio metodo di lavoro: «Fatto di condivisione delle linee di ragionamento, prima di ogni eventuale verticalizzazione, senza approcci verticistici o dirigisti». Ovviamente in primo piano a Martorano sono state mostrate le “luci”. Ma a quanto pare dalle indiscrezioni il neo assessore avrebbe chiesto “lacrime e sangue” ai dirigenti per una dura lotta agli sprechi, e per razionalizzare al massimo la gestione economica della struttura. I conti della Sanità lo richiedono. Non solo al San Carlo, non solo in Basilicata ma in tutt’Italia.
Tra le luci comunque è stato sottolineato «il grande sviluppo di Pescopagano che, grazie anche al supporto degli specialisti del San Carlo, impenna le attività attraendo il 50 per cento dell’utenza dalla Campania». Per quanto riguarda i dati ufficiali emersi dall’incontro ic onti del primo trimestre 2010 segnano un allineamento con il dato del 2008
Sui conti è stato dettagliato il direttore generale Giovanni De Costanzo che ha parlato di «San Carlo, un’azienda in crescita e con i conti in ordine» e che ha introdotto la visita dichiarando: «E’ un’azienda sana quella che accoglie l’assessore alla Salute».
E quindi ha spiegato De Costanzo: «Dopo due bilanci chiusi in passivo (2007, -12.5 milioni di euro e 2008, -3 milioni di euro) i conti nel 2009 sono tornati in attivo (più 1.3 milioni) e le proiezioni per il 2010, sulla base degli eccellenti risultati del primo trimestre, permettono di prevedere un altro risultato positivo».
«Grazie a questa virtuosa inversione di tendenza – ha sottolineato il direttore generale De Costanzo – è stato possibile definire un piano di rientro che permetterà all’Azienda di azzerare i 18 milioni di euro di passività accumulati tra il 2001 e il 2008 nell’arco di cinque anni». De Costanzo ha definite “leggende metropolitane” le voci su difficoltà economiche del San Carlo.

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